L’happy end, ritenuto indizio certo della letteratura più consolatoria destinata a un pubblico di secondo rango, concerne, in realtà, la prosa della narratività moderna e postmoderna: il lieto fine rifrange luce indiretta e modellizzante sull’orditura del racconto, sulle metamorfosi dei personaggi, sulle coordinate avventurose della trama. Ancora una volta «Tirature» smonta logori luoghi comuni e passa in rassegna la varietà multiforme degli scioglimenti positivi, non solo nei classici romanzeschi e cinematografici, ma nelle sfumature variegate del nuovo rosa e del noir più tenebroso.
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