Il 2009 negli Stati Uniti è stato l’anno del Kindle, l’e-book reader di Amazon, del Nook, il device di Barnes & Noble, e dei primi segnali di crescita del mercato degli e-book. Il 2010 oltre a confermare queste tendenze negli Usa, a vedere l’ingresso di nuovi attori e un primo sviluppo del mercato anche in altri paesi, è stato l’anno dell’iPad, il nuovo tablet, lanciato da Apple negli Stati Uniti nel mese di gennaio e uscito a maggio anche nel resto del mondo, e dello sviluppo del mercato delle applicazioni.
Uno sguardo dagli Stati Uniti
Secondo i dati periodicamente pubblicati dall’International Digital Publishing Forum (iDpf) sulla base di dati raccolti dall’Association of American Publishers (AAP), che per ora sono gli unici attendibili, i tassi di crescita del mercato americano degli e-book sono elevati, come si può vedere dal grafico riportato (Grafico 1), che è ormai un must nelle numerose conferenze sul tema che si svolgono sia in Italia sia all’estero!
Secondo quanto pubblicato dall’Association of American Publishers, negli Stati Uniti le vendite degli e-book sono state nel 2010 il 9% delle vendite complessive di libri: da gennaio ad agosto 2010 le stime sono di 2,91 miliardi di dollari di vendite per i libri nel mercato trade (esclusi i testi universitari) a fronte di 263 milioni di dollari per gli e-book.
Nel 2009, nello stesso periodo (gennaio-agosto), le vendite di ebook erano state di 89,8 milioni di dollari, il che significa che nell’arco di un anno si sono triplicate: nel2008 erano 1’1,19%, nel 2009 il 3,31 %, nel 2010 il 9,03% (Tabella 1).
Anche dati provenienti da singoli editori sembrano confermare questi trend. Markus Dohle, l’amministratore delegato di Random House, parte del gruppo Bertelsmann, ha recentemente dichiarato che già oggi le vendite di e-book coprono l’8% delle vendite totali, e l’anno prossimo potrebbero contribuire per il 10% ai guadagni complessivi della società. Random House ha già pubblicato – e pubblicherà ancora nei prossimi mesi – in versione digitale le opere di alcuni famosissimi autori di bestseller internazionali come Dan Brown, John Grisham e Stieg Larsson.
Anche Brian Murray, CEO di HarperCollins, dichiara percentuali similari: per il 2010 la stima è del 9% dei ricavi, ma secondo quanto dichiarato a «Publishers Weekly» le percentuali crescono esponenzialmente fino al 20%, se si escludono i titoli per bambini o altri titoli difficili da pensare in versione digitale.
Alla luce di questi dati, sarà molto interessante innanzitutto verificare i risultati del periodo natalizio 2010 e poi nei mesi successivi monitorare attentamente l’evoluzione di questi dati, che potrebbero essere influenzati soprattutto dal crescere dell’offerta fatta da parte degli editori e dal diffondersi dei vari dispositivi che già oggi permettono la lettura di e-book, nonché dei nuovi device che saranno lanciati nel prossimo anno.
L’altro potenziale mercato: smartphone e tablet
Altri segnali di quello che potrebbe succedere nei prossimi anni nel mercato editoriale provengono dal fenomeno dell’iPhone e più recentemente dell’iPad.
Apple, con i suoi 3 milioni di iPad venduti nei primi ottanta giorni dal lancio e con i più di 100 milioni di device già installati (considerando iPad, iPhone, iPod Touch), sicuramente già occupa e ancora di più occuperà nel prossimo futuro un ruolo importante, come già è avvenuto per la musica, nel nascente mercato degli e-book e ancora di più in quello delle applicazioni basate su prodotti editoriali, che potrebbe crescere anche più rapidamente di quanto inizialmente previsto, soprattutto in alcuni segmenti di mercato come le guide turistiche e i prodotti legati all’editoria d’arte, ai libri illustrati e all’editoria per bambini e giovani adulti.
Dalle rilevazioni di Distimo, società specializzata nelle indagini sull’utilizzo degli smartphone, nella lista delle applicazioni iPhone i libri sono secondi solo ai giochi che, prevedibilmente, guidano la classifica (Grafico 2); quello che è meno prevedibile è il fatto che siano invece le applicazioni più vendute (ben il 92% è a pagamento) e quindi rappresentino la maggior fonte di reddito per i gestori dei portali specializzati – il che può spiegare l’interesse di Telecom per il mercato degli e-book.
I device: lo stato dell’arte e gli sviluppi in un futuro prossimo
Lo sviluppo del mercato dipenderà però anche dal modificarsi delle abitudini dei lettori e dalla loro disponibilità o meno ad acquistare un nuovo device che permetta di leggere i libri digitali.
Il mercato dei device è in pieno fermento: dopo il lancio tre anni fa del Kindle da parte di Amazon, tra 2009 e 2010 sono stati immessi sul mercato una trentina di dispositivi, e molti altri sono in arrivo nei prossimi mesi.
Il mercato dei dispositivi si divide oggi in due macrocategorie: quelli basati sulla tecnologia e-ink, espressamente dedicati alla lettura (di cui Kindle, Nook e Sony sono i principali esponenti) e quelli basati su schermi retroilluminati (come quelli dei pc) che a loro volta si suddividono in smartphone e tablet (oggi i più noti sono rispettivamente l’iPhone e l’iPad, ma il mercato nei prossimi mesi vedrà l’ingresso di molti nuovi attori); sono device multifunzione (oltre a leggere libri si possono guardare video, animazioni, navigare in Internet e molto altro).
I lettori basati su tecnologia e-ink per ora hanno schermi in bianco e nero, gli altri a colori. La lettura sui primi è molto simile a quella che si fa sulle pagine cartacee, non stanca la vista e permette di continuare per molte pagine, mentre sui secondi si fa più fatica e soprattutto lo schermo riflettente rende più faticosa e a volte impossibile la lettura, in particolari condizioni di luce; le possibilità di utilizzo sono però molto più ampie e articolate, e permettono la consultazione di prodotti multimediali e interattivi, dotati anche di funzionalità avanzate come la geore – ferenziazione o la integrazione con i social media.
I device in arrivo saranno prodotti con caratteristiche innovative, che cercheranno di offrire ai lettori funzionalità ancora migliorate rispetto a quelli attualmente disponibili. Le novità riguarderanno sia i device esplicitamente dedicati alla lettura, gli e-book reader, sia i tablet pc, sia nuovi modelli di smartphone, soprattutto quelli che utilizzano la tecnologia Android di Google e che daranno accesso alla biblioteca digitale creata appunto da Google.
In particolare, si punterà sulla connettività diretta per permettere ai lettori di scaricare direttamente i libri sul device senza passare da pc. Questo sarà fondamentale per allargare il mercato anche a quelle fasce di utenti, magari forti lettori, ma con meno competenze tecnologiche: con il Kindle chiunque è in grado di scaricare un titolo senza avere nessuna conoscenza di utilizzo di pc e di Internet.
Anche gli schermi presenteranno delle novità; gli e-book reader continueranno a puntare sulla tecnologia e-ink, aumentando i formati degli schermi, però verranno rese disponibili funzionalità touch screen, che faciliteranno sicuramente le modalità di navigazione e di interazione. Verranno anche presentati nuovi device con schermi a colori – il primo, da poco lanciato sul mercato Usa, è il NookColor di Barnes & Noble, pensato per la lettura di libri arricchiti, riviste, quotidiani e libri interattivi per bambini (che saranno pubblicati su un nuovo specifico sito Nookkids) – e non mancheranno anche device che riprenderanno in modo più forte la forma tradizionale del libro su due pagine affiancate.
L’altro elemento importante per lo sviluppo del mercato è raffermarsi di standard per la produzione dei contenuti digitali; sicuramente un ruolo fondamentale sarà giocato dall’ePub, che già oggi è uno dei formati più utilizzati dalle case editrici che hanno deciso di creare un ampio catalogo di titoli. La definizione di uno standard permette infatti agli editori di meglio finalizzare gli investimenti e avere la garanzia di una massima diffusione dei propri prodotti sul maggior numero possibile di device, aumentando le possibilità di un ritorno economico soddisfacente.
A oggi non esistono dati certi per i device basati su e-ink (nessuno dei produttori ha fornito indicazioni ufficiali sulle sue vendite) ma si parla di una vendita complessiva di 3-5 milioni di lettori in tutto il mondo, mentre per il mercato italiano si è stimata una vendita di 15-17mila pezzi entro fine 2009.
Apple ha dichiarato di aver venduto nella prima settimana 1 milione di iPad, e a oggi le stime sono di 5 milioni di pezzi in tutto il mondo; si tratta di un numero impressionante, soprattutto se confrontato con le vendite dell’iPhone, che in pochissimo tempo è diventato uno dei dispositivi più diffusi. Se il trend fosse lo stesso, anche l’iPad potrebbe diventare un oggetto del desiderio per tutti i consumatori e non solo per una nicchia di lettori appassionati di innovazioni tecnologiche, raggiungendo in breve tempo un installato molto interessante per i produttori di contenuti. Rimane da capire se, come già precedentemente evidenziato, sarà lo strumento più adatto anche per la lettura dei libri, soprattutto per i cosiddetti lettori forti.
La situazione in Europa
Il mercato europeo degli e-book non è per ora molto sviluppato, in quanto partito – nei casi più evoluti – con almeno un anno di ritardo rispetto agli Usa: ma nel 2010 molte sono state le novità anche nel nostro continente.
E un mercato più difficile da analizzare: i dati sulle vendite spesso non vengono raccolti in modo organico nemmeno a livello nazionale e quelli raccolti non sono comparabili tra i diversi paesi.
In alcuni casi infatti i dati disponibili comprendono i ricavi derivanti dalle vendite anche di cd e dvd, in altri quelli che provengono dal settore professionale per la vendita di abbonamenti, di banche dati o di servizi on line.
FRANCIA. In Francia l’l% delle vendite complessive è realizzato da libri digitali, per lo più su supporti fisici (cd e dvd) e, secondo alcune indiscrezioni, si prevede che le vendite degli e-book cresceranno fino al 2,5 % del mercato entro fine 2010.
Le tre principali piattaforme che distribuiscono e-book appartengono a editori: Eden livres (Flammarion, Gallimard e Le Seuil-La Mattinière) offre 3.500 titoli, ePlateforme (Editis, Mèdia Participations, Michelin) 3.000 e Numilog (Hachette) 56.000 (di cui solo il 40% in francese). Sembra che il bookstore di Fnac (sviluppato utilizzando la tecnologia di Numilog) abbia venduto 40.000 e-book in un anno.
Recentemente sulla base di una specifica indicazione del Ministero francese della Cultura, i tre attori stanno rendendo i loro servizi interoperabili in modo da offrire ai lettori un unico punto di accesso a tutti gli e-book francesi.
Secondo i dati non ufficiali che circolano tra gli addetti ai lavori, sono state vendute poche decine di migliaia di e-reader (i più diffusi sono il Kindle di Amazon, il Sony PRS 505 e il Bookeen Cybook Opus).
D’altro lato il mercato degli smartphone è in forte crescita, con quasi 2 milioni di iPhone nel solo 2009. Apple domina il mercato, ma in generale si stima che ogni sei telefoni uno sia smartphone.
Anche in Francia l’iPad ha avuto una buona accoglienza dal pubblico e altri attori hanno risposto presentando la loro offerta, in particolare l’Asus Eee Pad (giugno 2010), il Samsung S-Pad (agosto 2010), HP Siate (ottobre 2010) e il Notion Ink Adam (novembre 2010).
GERMANIA. In Germania il mercato degli e-book è stimato a oggi in meno dell’1 % del mercato complessivo.
Particolarmente interessante l’esperienza della piattaforma Libreka.de, la risposta tedesca a Google Book Search che è stata creata su indicazione del Boersenverein. Libreka attualmente coinvolge più di 1.200 editori e 600 librai, offrendo loro un’ampia gamma di servizi: soluzioni di gestione del DRM, possibilità di distribuire diversi formati (pdf, Mobile pdf, ePub), diversi canali per la vendita degli e-book (portale centralizzato www.libreka.de, siti web aziendali delle case editrici, librerie tradizionali).
Un altro interessante esempio di come il settore editoriale stia cambiando, attirando l’interesse di nuovi attori, è il caso di BooksOn.de, creato da Ciando.de, una delle più importanti librerie on line, insieme a Deutsche Telekom. Simili partnership sono già in atto o verranno avviate anche in altri paesi europei.
ITALIA. Nel nostro paese il settore più avanzato è quello dell’editoria universitaria e professionale, dove già da qualche anno l’offerta di prodotti in formato digitale è presente nel catalogo delle principali case editrici, tra cui per esempio Egea, il Mulino, Vita e Pensiero, FrancoAngeli e Liguori. Si tratta però spesso, come peraltro avviene anche all’estero in questo settore, di articoli di riviste o di monografie in formato pdf, acquistabili singolarmente direttamente dal sito dell’editore e scaricabili sul proprio pc.
L’offerta digitale on line (soprattutto banche dati e servizi on line di carattere giuridico e fiscale) copre il 2,8% del mercato complessivo, mentre i prodotti ibridi (libri + cd rom e/o dvd + servizi Internet prevalentemente per il mercato STM) il 7 %.
Ci sono poi iniziative più innovative come il progetto Darwinbooks del Mulino, che permette la consultazione on line di un archivio digitale di oltre trecento testi di ricerca, di autori italiani, pubblicati a stampa tra il 2000 e dicembre 2009 e organizzati in collezioni disciplinari. Il servizio viene offerto in abbonamento e permette a chi lo sottoscrive di utilizzare una serie di funzionalità come la ricerca full text, ricerche complesse, le citazioni, i bookmark, i commenti e la condivisione delle informazioni bibliografiche sui testi all’interno dei social network.
A partire dal 2010 alcuni editori italiani, specializzati nella pubblicazione di prodotti reference quali guide turistiche, dizionari ed enciclopedie, si sono mossi anche nel settore delle applicazioni per l’iPhone, intuendo le potenzialità dello strumento. I titoli cominciano a essere numerosi e mettono a disposizione dei lettori un primo catalogo articolato: solo negli ultimi mesi sono usciti, in versione iPhone, i piccoli dizionari Vallardi, la Garzantina Universale (Garzanti), il Cucchiaio d’argento (Editoriale Domus), il dizionario Devoto-Oli di Mondadori, i dizionari Zanichelli, una guida interattiva georeferenziata di Roma (Iter edizioni). Alcune di queste sono state per molto tempo nella top ten delle applicazioni più acquistate.
Un altro segmento che si è mosso subito nella pubblicazione di titoli per smartphone è quello dei libri per bambini: sono uscite per esempio le fiabe animate per bambini (De Agostini), o i Digicomics con i personaggi di Topolino (Disney), e sicuramente per la stagione natalizia l’offerta si arricchirà di molte nuove uscite sia nelle versioni iPhone sia in quella iPad.
Il vantaggio dell’iPhone rispetto agli altri reader è quello di essere un prodotto multifunzione, di poter contare su un installato ampio l’Italia è il paese in Europa con la maggiore penetrazione di smartphone, pari al 33,99% della popolazione –, che offre la possibilità di utilizzare funzioni multimediali e interattive (audio, colori, touch screen ecc.), che rendono le applicazioni più ricche e accattivanti. Il fatto poi di poter scaricare rapidamente sul device, utilizzando la connessione del telefono, facilita sicuramente l’acquisto dei titoli.
Anche in Italia, per l’offerta di e-book il 2010 è stato l’anno di svolta (Grafico 3): Mondadori programma di mettere on line entro fine anno un catalogo di più di 1.800 titoli di cui 400 novità. In occasione della Fiera di Torino Giunti ha annunciato la sua offerta, più di 400 e-book – in formato ePub, leggibili quindi su e-book reader, iPad e smartphone – on line entro fine giugno; tra i titoli proposti, classici per bambini come Il Giornalino di Gianburrasca e Ciondolino, le famose Guide «Rosse» e «Verdi» del Touring.
Gli editori promotori della piattaforma Edigita (Feltrinelli, Gruppo GeMS, Rcs Libri) hanno pubblicato a partire dal mese di ottobre 1.500 titoli (tra novità e titoli di catalogo). L’offerta comprende anche gli oltre 320 classici e capolavori della letteratura universale di tutti i tempi in edizione Bur, Bompiani, Garzanti «Grandi Libri» e «Universale Economica Feltrinelli».
Anche i piccoli e medi editori si sono mossi, con più di 2.000 titoli di 60 editori, aderendo alla proposta della nuova piattaforma BookRepublic.
Molti sono gli autori tra cui un lettore potrà scegliere: sia italiani (tra cui Andrea Camilleri, Corrado Augias, Alessandro Piperno, Bruno Vespa, Erri De Luca, Federico Rampini, Dacia Marami, Gianrico Carofiglio, Susanna Tamaro, Beppe Severgnini, Pietro Citati, Umberto Eco, Giampaolo Pansa, Aldo Cazzullo, Piergiorgio Odifreddi, Donato Carrisi, Massimo Gramellini, Paola Mastrocola, Gianluigi Nuzzi, Andrea Vitali) sia stranieri (per esempio Dan Brown, José Saramago, John Grisham, Gabriel Garcia Màrquez, James Patterson, Daniel Pennac, Asha Phillips, Philip Pullman, Stieg Larsson).
Non mancano poi nuove iniziative completamente digitali, come le case editrici 40K e quintadicopertina, che intendono produrre solo titoli specificamente realizzati pensando alla lettura su e-reader e venduti senza alcun DRM.
Nello stesso tempo, si sono attivati nuovi canali distributivi. Un consorzio di tre dei principali editori italiani (Rcs Libri, Gruppo GeMS e Feltrinelli) ha creato la piattaforma Edigita, che opererà sia come fornitore di servizi sia per gli e-retailer italiani (come Ibs.it, Bol.it, LibreriaRizzoli.it e Feltrinelli.it) sia per quelli internazionali (Amazon.com e iBooks.com), e che è già utilizzata da più dei 40 marchi editoriali pubblicati dagli editori promotori, ma aperta a tutti gli altri editori interessati. Giunti ha acquistato il 20% di Simplicissimus Bookfarm, pioniere nella distribuzione degli e-book; Telecom a Francoforte ha lanciato il suo bookstore Biblet, e a breve commercializzerà anche due device: uno basato su e-ink e un tablet.
Sono nate anche nuove realtà come la già citata BookRepublic, che ha avviato prima dell’estate sia la piattaforma distributiva destinata al mercato dei piccoli o medi editori sia la propria libreria on line, o come readme.it, che si concentrerà su offerte verticali in una logica di servizio e non di vendita di singoli titoli.
La situazione è in continua evoluzione: nei prossimi mesi è previsto anche l’ingresso di attori internazionali come Google Editions, e di Apple con l’iBookstore italiano.
Il pubblico può comprare gli e-book dalle principali librerie on line: per ora sono attive Ibs e Boi oltre a BookRepublic, Simplicissimus, ebooksitalia, ma altri si affacceranno nel prossimo anno.
Il mercato degli e-book è stato fino a prima dell’estate 2010 in una situazione embrionale, anche perché è solo a partire dal mese di luglio e poi nell’autunno che gli editori hanno avviato la pubblicazione di un ampio numero di titoli (sia di catalogo sia novità) digitali. Secondo le stime dell’ufficio studi dell’Associazione italiana editori nel 2009 la quota di mercato è stata dello 0,03% e le previsioni per il 2010 sono dello 0,1%.
I riscontri reali sull’andamento del mercato si potranno però avere solo nei primi mesi del 2011, quando comincerà a essere più chiara la situazione complessiva del mercato da un punto di vista sia dell’offerta editoriale sia dei canali distributivi, e soprattutto saranno disponibili i risultati delle vendite del periodo natalizio.