Domani a Moltrasio uno spettacolo teatrale sulla Milano che fu
I documenti raccontano sul palco
Dagli scaffali di un archivio, alle pagine di un romanzo e poi sulle assi del palcoscenico.
Dagli scaffali di un archivio, alle pagine di un romanzo e poi sulle assi del palcoscenico. A volte, le storie della quotidianità prendono inusuali vie per giungere a noi, ancora sorprendentemente vive, attraverso il tempo che rischia di distruggerle. Ne è un esempio la serata teatral-letteraria che avrà luogo domani, alle 21, all’Oratorio di Moltrasio. In quella sede verrà, infatti, presentata, attraverso una lettura scenica, I documenti raccontano , iniziativa culturale voluta dalla Regione Lombardia e dalla Fondazione Arnoldo ed Alberto Mondadori. Tutto è cominciato con un laboratorio di scrittura creativa nato nel 1998 a Milano. L’idea era quella di avvicinare di più gli archivi, vera miniera di memorie storiche grandi e minute, al pubblico. Gli archivisti, da sempre curatori di quel museo di carta, hanno allora deciso di provare a “tradurre” processi, testamenti, storie di cronaca nera o bianca della Milano che fu, in veri e propri racconti, che sono poi stati anche pubblicati, per quello che viene considerato l’inizio di un’intera collana di volumi. Il primo libro, a cura di Laura Lepri, responsabile del corso, si intitola I documenti raccontano e raccoglie sedici storie, rielaborate da altrettanti faldoni documentari. Il secondo, edito nel marzo di quest’anno, si intitola invece L’onore della Virginia, ovvero Insane passioni ed efferate gesta di Hadrowa Oreste, detto il Dottorino . Questa volta la storia vera, rivista e raccontata dal Roberto Grassi, è una sola, e narra di una “Lucia” ottocentesca, importunata da un teppista e dalla sua banda, nella Milano della Rivoluzione industriale. Nel frattempo, l’esperimento di scrittura creativa per archivisti si è esteso e da Milano è arrivato anche a Lodi e a Mantova. Il successo ha reso gli organizzatori ancora più desiderosi di continuare e si è pensato di compiere un salto: dalle pagine del testo scritto alla drammatizzazione. Questo ultimo frutto è quello che vedremo a Moltrasio. La serata si aprirà con una introduzione durante la quale i relatori Ornella Foglieni, Francesco Cattaneo, Rosaria Marchesi, presenteranno l’operazione nelle sue diverse fasi. Poi, alle 21.30, gli attori Federica Fabiani, Aram Kian, Guglielmo Menconi, Giulia Valli, diretti da Barbara Valli ed accompagnati dallo strumentista Giorgio Simbola, daranno vita ad una lettura animata di quattro racconti più un finale a sorpresa, che sono stati “sceneggiati”, dopo essere stati “riesumati” da vetuste pratiche sepolte negli archivi. Lo spettacolo ha per titolo Il movente e l’esatta dinamica . La scelta è caduta sulle storie pubblicate nel primo volume della collana. Le più “teatrali” sono diventate altrettanti copioni per gli attori. Questi saliranno sulla scena con “accenni di costumi”, per rievocare i momenti storici in cui le vicende sono accadute. Protagonisti saranno operai, preti, innamorati delusi, ricchi borghesi, ladri, commercianti, vittime e carnefici, che probabilmente non avrebbero mai pensato di essere un giorno immortalati nelle loro vicende quotidiane. Barbara Valli, giovane drammaturga che ha già al suo attivo importanti lavori tra cui la versione teatrale de I Malavoglia proposta quest’anno al Litta, ha dato la sua impronta al lavoro in scena domani. Le storie contenute negli archivi lombardi diventano lo spunto per racconti veri e propri