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design-italia
27/4/2001
Dalla A alla Ang. Bruno Angoletta professione illustratore
Bruno Angoletta è stato un protagonista sulla scena della comunicazione visiva per la prima metà del '900. Ha lavorato quasi ininterrottamente dal 1914 al '54: fumettista, illustratore, grafico pubblicitario, scenografo, pittore. Ma, specializzatosi nella produzione di immagini per l'infanzia, il suo nome è rimasto pressoché sconosciuto al grande pubblico. A rendergli giustizia ci ha pensato la Fondazione Mondadori, con una piacevolissima mostra antologica curata da Erik Balzaretti e dislocata in due sedi: la Biblioteca Braidense, dove viene ripercorso il suo iter culturale e professionale e la Biblioteca di via Senato, dove è ricostruito un laboratorio d'artista per l'infanzia. Angoletta è a Roma intorno al 1910. Qui collabora con la rivista per bambini "Primavera", con il periodico satirico "L'Asino" e con il celebre e innovativo teatro di marionette dei Piccoli di Vittorio Podrecca, come scenografo e costumista. A partire dagli anni '20 è a Milano, dove si dedica - soprattutto per Mondadori ma anche per SEI e Bemporad - alla professione di illustratore. Inteso, in quegli anni, come artigiano della narrativa infantile: illustra le storie, crea la veste grafica della collana, inventa personaggi e testi, si applica al lettering e alla composizione. E come operatore della nascente industria culturale partecipa a fiere ed esposizioni, compresa la Biennale d'arte decorativa di Monza. È qui che il suo segno si fa conciso e raffinato, dopo esperimenti secessionisti, futuristi – innegabile la sua ammirazione per Depero – e novecentisti – chiaro è anche un periodo “sironiano”-. Il suo talento è per la sintesi formale, per tratti e colori semplificati ma pieni di espressività. Simpaticissimi gli animali, soprattutto i cavalli; indimenticabili i personaggi del "Corrierino", primo fra tutti il soldato Marmittone; lievi le immagini propagandistiche per "Il Balilla" come le vignette umoristiche del "Guerin Meschino". Catalogo di Little Nemo.