I pareri di lettura offrono anche per Vicki Baum interpretazioni inedite. L’abilità dei lettori mondadoriani, e le loro considerazioni, imprimono contorni più nitidi della personalità della scrittrice, contestualizzano storicamente la sua opera, fanno vivere i suoi personaggi.
Un libro rifiutato per prudenza: Hotel Shanghai
«La lettura è del 1939: ovviamente allora il libro non fu tradotto (fu poi un Omnibus del 1957). Il 30 giugno 1934 indica la famosa notte dei lunghi coltelli quando gli hitleriani regolarono i conti con l’opposizione interna. La Schrifttumskammer era la camera della letteratura tedesca che allora esercitava il controllo della censura d’intesa con gli italiani». (Pietro Albonetti)
Il parere non è firmato, ma sembra attribuibile a Lavinia Mazzucchetti.
Vicki Baum e Lavinia Mazzucchetti
Elena Willfüer, studentessa in chimica (Stud. Chem. Helene Willfüer), 1929
Scrive la Baum nella sua autobiografia: «È un libro scritto con stile troppo elaborato, discontinuo, ma penso catturi il sudore e l’odore ed il lavoro di quegli studenti tedeschi poveri come cani in chiesa (poor-as-church-mice). Innocente come non mai, ho appreso di aver scritto qualcosa di peggio della pornografia, qualcosa di sensazionalmente indecente e disgustoso: l’onesta storia di una studentessa che resta incinta, tenta di abortire o di suicidarsi, ma alla fine risolve il problema e si batte sino a raggiungere il successo. Per molti anni Ullstein (l’editore) l’ha tenuto sullo scaffale, non osava pubblicare l’orribile cosa».
Uscito nel 1932 e illustrato da Nalin, il libro ottenne tre edizioni per 25 mila copie in un anno e venne ulteriormente ristampato, in 10 mila copie, nel 1937.
Il lago delle vergini (Hell am Frauensee) è pubblicato nel 1933, sempre nei “Romanzi della Palma”. Anche questa “Palma” esaurì rapidamente la prima edizione di 20 mila copie, in attesa d’essere ristampato nel 1937.
Amore e morte a Bali (Liebe und Tod auf Bali) è pubblicato nel 1939 come supplemento ai “Romanzi della Palma”. Scrive la Baum: «Nella mia ricerca per la “Tale of Bali” che ha parzialmente a che fare con una delle campagne coloniali olandesi, mi sono imbattuta nella scherzosa osservazione di un rajah indigeno: “Perché, come possiamo combattere contro un nemico che non onora le fondamentali buone maniere in guerra, e precisamente smettere di combattere durante le ore tra mezzogiorno e le tre, quando tutti i soldati hanno la necessità di rinfrescarsi in uno stagno o in un ruscello, placare la sete e riposare per riprendere la battaglia nell’ombra del pomeriggio? Che barbari, questi bianchi!”».
Il nano Ulle (Ulle der Zwerg) esce nel 1936 sempre nei “Romanzi della Palma”.
Una curiosità: nel giugno 1959, leggendo Il Tamburo di latta (Die Blechtrommel) di Günter Grass, che non le piace, la Mazzucchetti aggiunge un post scriptum vagamente provocatorio:
«Mi è venuto in mente leggendo la storia di questo nano: la Mondadori nelle immortali PALME aveva pubblicato anche Uli il nano della Vicki Baum, o quest’opera giovanile è uscita altrove?? Se era attorno al 30 della Mond. dovreste resuscitarlo in serie popolare: era e rimane un bel libro».
Si liquida (Der grosse Ausverkauf) esce nel 1938 nei “Romanzi della Palma”. «È per me sempre una malinconia» scrive la Mazzucchetti «constatare come un’artista quale la Baum si adatta a scrivere con un ritmo vertiginoso ogni anno un romanzo su misura, rinunciando sempre più chiaramente all’arte. Ma è una viltà artistica che quasi tutti gli artisti di fortuna commettono ed è inutile stupirsene».