Elena Pascarelli, la sognatrice di Roma
Roma, 1951: una storia italiana che sembra uscita da una sceneggiatura di Zavattini. Una giovane aspirante scrittrice squattrinata, appresa la notizia della morte di Margaret Mitchell, racconta a un amico di aver più volte visto in sogno la famosa scrittrice che la incitava a scrivere il seguito di Via col vento.
Dal sogno nasce una corrispondenza tra il sig. Limongelli (l’amico e paladino della giovane) e l’editore Macmillan di New York il quale trasmette la lettera a John Marsh (nella foto), vedovo della Mitchell e suo esecutore testamentario. Marsh, interpretando la volontà della moglie defunta, diffida i due italiani dallo scrivere qualsivoglia seguito e inoltra la corrispondenza ad Arnoldo Mondadori pregandolo, qualora gli giunga all’orecchio che una continuazione del libro sia stata scritta, di farglielo sapere immediatamente affinché egli possa intentare un’azione legale contro la Pascarelli. Mondadori offre il suo incondizionato appoggio. La Pascarelli non demorde: nel dicembre 1951 invia, forse con gli auguri di Natale, una sua fotografia a John Marsh nell’estremo tentativo di convincerlo. La risposta di Marsh è un capolavoro di galanteria. Trova molto graziosa la giovane italiana, ma non ne è sedotto: mai e poi mai Via col vento avrà un seguito! Poi trasmette la missiva ad Arnoldo Mondadori ringraziandolo per il suo sostegno nell’ingarbugliata vicenda.
La corrispondenza è interamente in americano: la traduzioni in italiano sono pressoché contestuali alla data di ricezione delle lettere.
1 settembre 1951
Da: Dott Antonio Limongelli
ROMA
A: MacMillan
NEW YORK
Egregio Sig Mac Millan,
sono un italiano e ho il piacere di comunicarle quanto segue: una mia amica ha letto non molto tempo fa in una rivista della morte di Margaret Mitchell, l’autrice di VIA COL VENTO il famoso libro pubblicato da voi.
Sulla rivista c’era la fotografia della scrittrice e la mia amica ha detto di averla sognata e di aver sentito una voce che le diceva: “Continua il libro”!
Ha fatto lo stesso sogno per parecchie notti di seguito e ne fu così sconvolta che cercò di seguire il consiglio della voce. Cominciò a scrivere, ed è come un miracolo, dice, perché le sembra che una voce le dica quello che deve scrivere.
La mia amica non conosce bene la storia degli Stati Uniti (parla bene e scrive bene l’inglese) e così si è fatta socia dell’U.S.I.S. di Roma e ha studiato quello che aveva bisogno di sapere della storia degli Stati Uniti e così alcune difficoltà sono state superate.
Ma la maggiore difficoltà è che deve lavorare tutto il giorno quindi non ha tempo di scrivere il libro ma se avesse abbastanza denaro da ridurre il suo lavoro, con il tempo che le rimane potrebbe continuare a scrivere. Se lavora soltanto mezza giornata non può guadagnare abbastanza per vivere e per questo è molto dispiaciuta. Vorrei aiutarla con tutto il cuore, spiace molto anche a me, ma non posso!
Se quanto le ho detto le interessa e lei vuole aiutarla la prego di farmelo sapere. In caso contrario dovrò scriverlo ad un altro editore.
Nella speranza di una cortese risposta, la saluto
firmato A. Limongelli
Allegate quattro pagine del libro cominciato dalla mia amica
14 novembre 1951
Da: John R. Marsh (MM Marsh Estate)
A: Limongelli
Egregio dott. Limongelli,
le sue due lettere del 1 settembre e del 4 novembre da lei inviate alla MacMillan di New York mi sono state passate per competenza perché Margaret Mitchell Marsh, autrice di VIA COL VENTO era mia moglie, e io sono l’esecutore testamentario del suo patrimonio. Le questioni da lei accennate sono sotto il mio controllo e la MacMillan non è autorizzata ad agire in nessun caso. Naturalmente io sono anche la persona che più di ogni altro ha interesse per la visione della mia cara moglie che la sua amica, signorina Pascarelli, ha visto o ha udito parlare in sogno.
Mi spiace comunque di doverle dare cattive notizie. Non posso accettare la sua proposta di aiutare la signorina Pascarelli finanziandola perché scriva la continuazione del romanzo scritto da mia moglie. Anzi devo proibirle nella maniera più assoluta di scrivere la continuazione di VIA COL VENTO. Ciò rappresenterebbe una violazione dei diritti d’autore e delle ultime volontà di mia moglie circa il suo patrimonio letterario. Di questo sono certo, malgrado ciò che in sogno possa aver svelato alla signorina Pascarelli.
Sono naturalmente lusingato che la signorina Pascarelli desideri scrivere la continuazione del romanzo di mia moglie, ma ciò non deve avvenire.
Quando mia moglie era ancora in vita la stessa richiesta le è stata fatta più di una volta. Molte persone in varie parti del mondo desideravano scrivere il seguito del romanzo e hanno scritto a mia moglie chiedendole il permesso di farlo. Mia moglie ha sempre rifiutato dicendo che se qualcuno doveva scrivere la continuazione del romanzo questa persona non poteva essere che lei stessa. Sentiva che nessun altro sarebbe stato capace di continuare la descrizione della vita dei personaggi che lei aveva creato.
Questa è una cosa a cui mia moglie teneva moltissimo e ora che sono io il suo esecutore testamentario ho il dovere di rispettare la sua volontà e continuare il suo atteggiamento. La trama di VIA COL VENTO, l’ambiente e la località, Scarlett, Rhett gli altri personaggi sono nati nella mente di mia moglie e creati da lei. Erano sua assoluta proprietà come può esserlo una casa o un pezzo di terreno e nessuno ha il diritto di usarle. Per questa ragione se la signorina Pascarelli scrivesse e pubblicasse la continuazione di VIA COL VENTO commetterebbe un reato punibile a norma di legge. Sarebbe anche un reato se la signorina scrivesse tale continuazione solo per farla leggere a una ristretta cerchia di amici. Da quello che lei dice nella sua lettera sono pronto a credere che la signorina Pascarelli non aveva nessuna intenzione di andare contro la legge e spero quindi che lei vorrà spiegarle come stanno le cose. Sarebbe spiacevole che la signorina insistesse a commettere un’azione che mi costringesse a procedere legalmente contro di lei.
Invio una copia della presente alla signorina e al signor Arnoldo Mondadori, editore italiano di VIA COL VENTO, i cui diritti sono anche da tenere in considerazione.
La ringrazio di aver portato a mia conoscenza la questione e la saluto cordialmente, John R. Marsh
Copie: signorina Pascarelli
Arnoldo Mondadori
15 Novembre 1951
Da: John R. Marsh
A: Miss Elena Pascarelli
Cara signorina Pascarelli
L’allegata copia di una mia lettera al dott. Limongelli non ha bisogno di commenti. Mi spiace di non poterle permettere di scrivere la continuazione di VIA COL VENTO: la mia decisione contro tale intenzione è determinata dai desideri della mia defunta moglie.
Cordiali saluti
15 novembre 1951
Da: John R. Marsh
A: Arnoldo Mondadori
Caro sig. Mondadori,
una signora di Roma dice di aver avuto una visione nella quale le è apparsa mia moglie che le diceva di scrivere la continuazione di VIA COLVENTO. Un amico di detta signora, il dott. Antonio Limongelli […], ha scritto agli editore americani MacMillan che hanno pubblicato il libro a New York MacMillan ha mandato la corrispondenza a me. Le rimetto a mia volta copia della corrispondenza stessa.
Naturalmente ho già scritto alla signora di non scrivere un seguito al libro né per la pubblicazione né per circolazione privata. Quando era in vita la signora Marsh ha sempre risposto in questo senso a richieste del genere perché pensava che una continuazione del libro scritta da un estraneo avrebbe non soltanto rappresentato una violazione dei suoi diritti ma avrebbe anche danneggiato il valore intrinseco del romanzo originale. Nel caso che le giunga all’orecchio che una continuazione del libro è stata scritta, la prego di farmelo sapere al più presto possibile. Nel caso fosse necessario procedere ad un’azione legale non esiterei un momento a farlo. Cordialmente John R. Marsh
3 allegati.
10 dicembre 1951
Da: John R. Marsh
A: signora Elena Pascarelli
Gentile signorina Pascarelli,
molte grazie per la sua fotografia. E’ molto graziosa. Non creda che io sia irritato con lei. Tengo soltanto conto dei desideri di mia moglie, dato che li conosco bene, dopo 25 anni di felice vita coniugale. Mentre era in vita le è stato chiesto ripetutamente il permesso di continuare il romanzo ed ha sempre risposto che il racconto finiva con l’ultima pagina del suo libro. Inoltre pensava che se qualche altro avesse scritto un seguito ciò sarebbe stato un danno per la reputazione di VIA COL VENTO dato che il libro è stato scritto da lei. Parecchie persone hanno fatto dei tentativi e mia moglie si è adoperata con energia per impedire che si scrivesse un seguito al suo romanzo. Se qualcuno facesse uso dei personaggi, del tema e delle situazioni del romanzo per un altro libro ciò sarebbe un’infrazione dei diritti letterari di mia moglie e so che mia moglie sarebbe stata pronta, se ciò si fosse verificato, a prendere tutte le precauzioni legali necessarie. Io non ho nessuna intenzione di litigare con lei, capisco benissimo che lei sia rimasta colpita dal suo sogno ma devo fare il mio dovere nei confronti di mia moglie e sono quindi costretto a pregarla di non scrivere il seguito al romanzo sia per la pubblicazione che per circolazione privata. In ogni caso sarebbe un’infrazione dei diritti di mia moglie che io devo proteggere con i mezzi in mio possesso. La prego di non farlo. Cordialmente J.R. Marsh
copia: Arnoldo Mondadori Editore
18 dicembre 1951
Da: John R. Marsh
A: Arnoldo Mondadori
Egregio signor Mondadori,
sono molto lieto di avere la sua lettera del 26 novembre e di sapere che lei è d’accordo con me per quanto riguarda il seguito di VIA COL VENTO in lingua italiana.
È lusinghiero sapere che ho la collaborazione dell’editore italiano del romanzo di mia moglie in questa questione. Dopo aver avuto la sua lettera ho avuto ancora una lettera della signorina Pascarelli di Roma, la signorina che desidera scrivere il seguito di VIA COL VENTO. Ho dovuto scriverle ancora confermando e rafforzando il mio rifiuto e le rimetto in allegato copia di tale lettera del 10 dicembre.
I miei migliori auguri per Natale e il nuovo anno, cordialmente John R. Marsh
Scarlett (Rossella), di Alexandra Ripley, 1991
Nel 1991 esce Scarlett di Alexandra Ripley, sequel di Via col vento di Margaret Mitchell, autorizzato dagli eredi. Pubblicato contemporaneamente in 40 paesi e tradotto in 18 lingue, in soli due mesi il libro è stato venduto in quasi sei milioni di copie.
In Italia è pubblicato da Piemme, nella collana “Bestseller”.
La storia, ambientata nella città di Atlanta nel 1873, narra le avventure di Rossella O’Hara, decisa a riprendersi Rhett Butler. Rossella conoscerà i parenti della sua famiglia, gli O’Hara di Irlanda. Partita per la terra paterna passerà mesi nella contea irlandese. Al ritorno in America, Rossella riceve la notizia che Rhett ha sposato Anne Hampton, decide allora di restare in Irlanda dove diventerà signora delle terre un tempo appartenenti alla famiglia O’Hara. Nascerà la bambina concepita l’ultima volta che Rhett e Rossella sono stati insieme, che però Rhett conoscerà solo quando sarà grande. Intanto gli Irlandesi tramano una rivoluzione per mandar via gli inglesi. Rhett raggiunge l’Irlanda dopo la morte della nuova moglie e della figlia avuta da lei. Rossella sta per sposare il conte Luke Fenton. Rhett salva Rossella in pericolo in quanto considerata amica degli inglesi. Cat, la figlia, li salva poi entrambi conducendoli alla torre, suo luogo di rifugio.
Rhett Butler’s People (Il mondo di Rhett), di Donald McCaig, 2007
Rhett Butler’s People è il seguito di una delle saghe che ha più appassionato intere generazioni. Rhett è un ragazzino ribelle, insofferente alle rigide norme che regolano il comportamento dei bianchi del Sud. È amico dei neri, ama le paludi che circondano la piantagione dei Butler, si rifiuta di sottostare al giogo paterno. Diventerà un uomo determinato, abile negli affari, anche se non sono sempre limpidi i mezzi che usa per raggiungere i suoi scopi. Ha un fortissimo senso degli affetti e una profonda lealtà nei confronti di quelli che ama. Attraverso i suoi occhi i personaggi di Via col vento rivivono da una prospettiva diversa, quella dei sentimenti e delle emozioni che gli hanno suscitato.
Donald McCaig, poeta, autore di un romanzo sulla guerra civile, è stato scelto dagli eredi della scrittrice per continuare la saga di Via col vento, e ha svolto ricerche per sei anni girando in barca nella baia di Charleston per raccontare al meglio le avventure da contrabbandiere di Rhett Butler.
In Italia il libro è stato pubblicato da Piemme.
A Burning Passion (film TV, 1994): la travagliata giovinezza di Margaret
Si tratta di un film televisivo sulla vita della Mitchell diretto da Larry Pierce e interpretato da Shannen Doherty, molto apprezzata dalla critica per il suo accento del vecchio Sud.
Vi è narrata la giovinezza di Margaret, la sua storia d’amore con Clifford, morto nella prima guerra mondiale, la sua turbolenta vita da studente, l’iscrizione a medicina, la morte della madre e l’abbandono dell’università. Poi lo sfortunato matrimonio con Red Upshaw seguito da un rapido divorzio, il nuovo matrimonio con John Marsh, il loro sodalizio letterario ed economico, la genesi e il successo di Via col vento. Infine l’approssimarsi di una crisi con John e la ricomparsa di Red che le chiede perdono, annunciandole che sta per sposarsi di nuovo.