Mignonette Good Eberhart (1899–1996) pubblica nel 1925 il suo primo lavoro, un racconto lungo dal titolo The Dark Corridor. Nel 1929 esce il suo primo romanzo giallo, The Patient in Room 18, mentre col terzo, The Mystery of Hunting’s End, ottiene nel 1931 lo Scotland Yard Prize. Divenuta una famosa autrice nell’epoca d’oro del giallo classico – è nota come l’Agatha Christie d’America – scrive 59 romanzi, l’ultimo dei quali è stato pubblicato nel 1988, alla vigilia del suo ottantanovesimo compleanno. I suoi romanzi hanno solitamente come protagonista un’eroina in pericolo e intrecciano una vicenda misteriosa con una storia romantica. Nel 1971 le è stato conferito il premio Grand Master dei Mystery Writers of America e nel 1995 il Premio Agatha alla carriera.
I suoi romanzi polizieschi sono pubblicati nel “Gialli Mondadori” e nei “Classici del Giallo”.
Ancora un parere negativo per The cup, the blade or the gun, conosciuto anche come The Crime at Honotassa, stampato nel 1961.
«Come romanzo d’appendice non c’è male, non manca niente. Se Carolina Invernizio fosse nata in America avrebbe scritto qualcosa del genere.
(…)
Mignon G. Eberhart ha tentato di costruire un giallo “sui generis”, ambientandolo in un’epoca di film in Technicolor…Buono al massimo per le lettrici di “Confidenze”».
In questo caso bisognerà attendere il 1983 per la versione italiana: Delitto a Honotassa, ne “I Classici del Giallo Mondadori”, n. 432.