Con il romanzo Nessuno torna indietro, uscito in Italia nel 1938, Alba de Céspedes entra nella letteratura europea del Novecento attraverso un ampio successo internazionale: tradotto in 22 paesi, in 18 lingue, a partire dal 1939 in ungherese, fino all’edizione cubana del 2003.
Nel 1940 raggiunge in Italia la 14° edizione; all’edizione tedesca (28.000 copie di vendita in pochi mesi), seguono quelle in spagnolo, danese, finlandese, rumeno, svedese, norvegese. Ad esse vanno aggiunte le trattative per le traduzioni in russo, bulgaro e in giapponese.
Il successo, straordinario, di Nessuno torna indietro «pone la vostra opera – commenta Arnoldo Mondadori, il 1° dicembre 1940 – al di sopra di ogni precedente letterario editoriale e Vi colloca fra i primissimi posti della letteratura internazionale».
«Nessuno ha avuto un grande successo. Sono stata sepolta sotto una valanga di lettere, oggi ancora quella entusiasta di Ugo Betti, vero poeta. Eppure la lettera di quella ragazza di Lucca che non conosco che non conoscerò mi ha fatto venire le lacrime agli occhi. Sono andata alla finestra per divagarmi guardando il Fraiteve e lo vedevo tutto bianco attraverso le mie lacrime. Diceva tra le altre cose: “sono fiera di mandare all’estero un così bel romanzo italiano”. E m’è sembrato che io non dovessi chiedere più altro al destino. Vorrei portare la letteratura italiana sulle mie spalle ai primi posti del mondo».
(Alba de Céspedes, Diario, 12 gennaio 1939).