«Proprio allora la tua virtù emerge in pieno: che è quella di sapere ascoltare, magari con la perplessità più profonda: perché mai come oggi il dovere dell’attenzione si è presentato così urgente».
Con queste parole, affidate a una lettera del 1962, Luigi Baldacci rileva la qualità critica dell’amico Forti, una capacità di ascolto che gli deriva da un genuino interesse verso la letteratura sviluppato dagli anni giovanili sotto il magistero di Giuseppe De Robertis e coltivato attraverso la frequentazione del mondo culturale e letterario fiorentino, fin dalla collaborazione, alla fine degli anni quaranta, con il «Nuovo Corriere» diretto da Romano Bilenchi. Inizia così un’attività pubblicistica intensissima su quotidiani e riviste, che raggiunge il suo culmine negli anni cinquanta e sessanta. La corrispondenza conservata nell’archivio consente di censire quasi puntualmente i contributi pubblicati sulle riviste letterarie più importanti: si veda qui, tra le numerosissime in cui i recensiti ringraziano il recensore, la lettera di Caproni sul saggio di Forti uscito su «Paragone» nel 1957 relativo a Il passaggio d’Enea, o quella di Alberto Carocci che lo invita a partecipare all’inchiesta sulla poesia contemporanea pubblicata su «Nuovi Argomenti» nel 1962; oltre alle numerose attestazioni di collaborazione con «Questioni», «Itinerari», «Il Menabò», «Questo e altro». Così come è ampiamente documentato il suo lavoro di operatore e di promotore culturale: a questo fa riferimento la lettera di Bàrberi Squarotti sul numero di «Aut aut» da dedicare alla poesia, promosso da Forti insieme a Sergio Pautasso e pubblicato nel 1961 o il carteggio con la casa editrice Lerici, con la quale si attesta una collaborazione per la parte di saggistica letteraria alla fine degli anni cinquanta.
Forti si dedica alla critica letteraria in senso ampio, non tralasciando di occuparsi anche di narrativa, come dimostrano i saggi in rivista dedicati ai maggiori scrittori del Novecento, raccolti in parte in Prosatori e narratori del Novecento Italiano (Mursia 1984) e poi nel poderoso volume Narrativa e romanzo nel Novecento italiano. Studi critici, ritratti e ricerche (Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori – il Saggiatore 2009). Ma, se non esclusivo, l’interesse per la poesia del Novecento è senza dubbio preponderante nella sua produzione saggistica, che a partire dagli anni sessanta viene raccolta in diversi volumi: nel 1963 esce Le proposte della poesia, poi ampliato nell’edizione del 1971, Le proposte della poesia e nuove proposte; nel 1999 Mondadori pubblica Tempi della poesia. Il secondo Novecento da Montale a Porta; del 2004 è Il Novecento in versi, pubblicato per il Saggiatore. A queste raccolte si affiancano contributi monografici su singoli autori: è il caso di Ungaretti, cui Forti dedica la plaquette di Scheiwiller Ungaretti girovago e classico (1991) e, naturalmente, di Montale (si veda, qui, la sezione Fedeltà a Montale).
Giorgio Caproni ringrazia Forti per la recensione, uscita sul numero 86 del febbraio 1957 di «Paragone. Letteratura», a Il passaggio d’Enea, pubblicato da Vallecchi nel 1956.
Bàrberi Squarotti risponde all’invito di Forti a partecipare al numero in preparazione della rivista «Aut aut» dedicato alla poesia: nel numero 61-62, che uscirà nel 1961, verrà in effetti pubblicato il contributo di Squarotti dal titolo La strada di Atene.
La lettera di Alberto Carocci contiene l’invito a partecipare all’inchiesta sulla poesia che verrà pubblicato sul numero in preparazione della rivista «Nuovi Argomenti»: 7 domande sulla poesia (pubblicata nel numero 55-56 della primavera 1962). Oltre a Forti, aderiranno all’iniziativa, tra gli altri, Baldacci, Bertolucci, Caproni, Luzi, Montale, Pasolini, Sereni.
Luigi Baldacci è lettore attento dell’opera critica di Forti, come dimostra questa lettera relativa ai saggi contenuti nella raccolta Le proposte della poesia (Mursia 1963). Tra i libri di Arnoldo Mondadori è conservata una copia del volume con dedica dell’autore.
Copertina di Ungaretti girovago e classico, pubblicato da Scheiwiller nel 1991.
Copertina della raccolta Tempi della poesia, pubblicata da Mondadori nel 1999.
Copertina del volume Il Novecento in versi, pubblicato dal Saggiatore nel 2004.
© Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Milano 2020 – ISBN 978-88-85938-74-8