Conservata in 20 faldoni e organizzata in cronologico, con una ripartizione in sottoserie per decenni, all’interno delle quali sono stati ordinati in alfabetico i fascicoli intestati ai mittenti. L’arco cronologico rappresentato va dagli anni Quaranta al 1992, anno della scomparsa di Brera ma la parte più consistente è quella successiva agli anni Settanta. Esigua la consistenza della corrispondenza degli anni Quaranta, raccolta in 20 fascicoli. Nonostante si tratti in gran parte di fascicoli di poche carte, si segnala la presenza di scambi epistolari relativi soprattutto al periodo bellico, di interesse per ricostruire collaborazioni/rapporti professionali di quegli anni, tra questi in particolare il fascicolo “Ettore Cozzani”, dove si raccoglie la corrispondenza relativa, tra l’altro, alla pubblicazione di Giarabub, nelle edizioni de “L’Eroica”. Per gli anni Cinquanta, si trovano quasi esclusivamente missive degli anni 1954 e 1955, alle quali si aggiungono pochissimi documenti riferiti ad altri anni del decennio. Si segnala la presenza del fascicolo “Dimissioni Gazzetta” che raccoglie le lettere ricevute da Brera dopo l’annuncio delle sue dimissioni dalla “Gazzetta dello sport” nel 1954. I fascicoli riferiti a questo decennio sono 121 e, come per i decenni successivi sono principalmente intestati ai mittenti: autori, editori, giornalisti, personalità del mondo dello sport, della politica, imprenditori ma anche persone comuni che scrivevano a vario titolo a Brera che, come si deduce dalle sue annotazioni a penna sulle lettere in entrata, era solito rispondere puntualmente. Numerose le “lettere di lettori e tifosi”, conservate nei fascicoli così intestati. Tra gli autori più noti, dei quali si ritrovano missive nel fondo, si segnalano, Arpino, Bevilacqua, Cassola, Chiara, Giudici, Montanelli, Pampaloni, Tobino, più consistenti gli scambi con gli artisti, amici, Ottorino Mancioli, Aligi Sassu, Rinaldo Burattin. Sono poi presenti le cartoline illustrate e i biglietti, che erano conservati separatamente dal resto della corrispondenza e i numerosi inviti, lettere e altri materiali di associazioni, club, Comuni ecc. che scrivevano a Brera per invitarlo a Premi, incontri, cene o manifestazioni di vario tipo, nelle quali si chiedeva la sua partecipazione spesso come relatore o anche generiche convocazioni di riunioni di associazioni delle quali era membro ecc.
La corrispondenza è giunta in più versamenti, dopo il riordino è però apparso chiaramente che non tutta la corrispondenza era stata conservata: emergono infatti lacune importanti per ciò che concerne gli anni Sessanta in particolare e, per gli anni Cinquanta, si nota che quanto consegnato è riferito principalmente agli anni 1954-1955, è quindi ipotizzabile che per gli altri anni esistesse una simile quantità di missive che non sono presenti nel fondo. Paolo Brera non ha saputo fornire nessuna spiegazione per queste lacune. Si segnala inoltre che le lettere della moglie Rina (Pierina) Gramegna, che attraversano il periodo 1937-1987, erano raccolte in un unico fascicolo, e così sono state mantenute.
Lettera di Giovanni Giudici, 7 novembre 1977