Oltre quarant’anni di “mestiere” hanno condotto Romano Montroni alla stesura di queste pagine.
Una lunga carriera spesa quasi interamente al servizio delle Librerie Feltrinelli, plasmando metri lineari di scaffali e giovani promesse destinate a trasformarsi in futuri librai. Il sapere dell’autore, già elargito in passato agli studenti del master in Editoria cartacea e multimediale dell’Università di Bologna e della Scuola per librai Umberto e Elisabetta Mauri, trova qui la dimensione ideale per raggiungere un pubblico più vasto ed eterogeneo.
Il sistema libreria viene smontato e analizzato pezzo per pezzo, evidenziando le sue peculiarità rispetto ad altre imprese commerciali senza perdere il necessario orizzonte di una redditività adeguata agli investimenti. Le considerazioni più strettamente economico-gestionali occupano gli ultimi capitoli, destinati soprattutto gli addetti ai lavori.
La maggior parte del volume risulta di piacevole lettura anche ai semplici curiosi, soprattutto agli utenti delle librerie che forse non si sono mai soffermati a riflettere sui processi che governano il loro territorio di caccia preferito. Proprio loro risultano i veri protagonisti di questo saggio. L’impianto espositivo di Montroni, infatti, appare fin dalle prime pagine fortemente “clientecentrico”: nel definire l’identità del singolo punto vendita, nell’illustrare l’organizzazione del lavoro o la gestione del personale.
Stella polare del discorso è proprio chi “i libri li compera” dando compimento all’intera filiera. Illuminante a questo proposito il “Decalogo del libraio” che compare a pag. 120.
Alla figura del direttore, “super libraio” capace di riunire una serie impressionante di conoscenze tecniche, abilità manageriali e capacità relazionali, spetta l’onore di un capitolo a parte.
Completa e arricchisce l’opera una corposa appendice con ben sedici interventi scritti da altrettanti protagonisti della scena editoriale e culturale italiana, accomunati da un diffuso sentimento di stima nei confronti dell’autore.