Sfogliando all’inverso il libro di Santo Alligo, Tutti i Maigret di Pintér, non si può fare a meno di notare la raffinatezza del graffio di un pennino nero che accenna le figure delle cinque copertine “dell’altro Simenon” del 1962, sormontate da tre tasselli di diversi colori pastello che contengono dall’alto in basso le lettere SI/ME/NON. Seguono altri disegni drammatici densi di neri e di macchie di colore che illustrano i romanzi di Simenon/non Maigret pubblicati da Mondadori fino al 1978. Personaggi stilizzati i primi, protagonisti tragici i secondi.
Ripartendo dall’inizio del volume, disegni molto diversi, anche se ugualmente incisivi, eseguiti dal 1961 al 1991, ci presentano invece Maigret: dal Jean Gabin appena accennato delle prime copertine, a Gino Cervi che presta il volto al commissario dal 1964 con la nota serie televisiva. Troviamo nei Maigret di Ferenc Pintér un’immedesimazione e una simpatia che ci trasportano nella storia senza lasciarci andare.
Ferenc Pintér, il magnifico illustratore di origini ungheresi, ci ha lasciati il 28 febbraio 2008, mentre la raccolta di Santo Alligo sui “suoi” Maigret usciva per la Casa Editrice Little Nemo.
Il libro è un piccolo gioiello. Le copertine sul commissario sono presentate affiancate: da un lato quelle della serie “Le inchieste del Commissario Maigret”, dall’altro la riedizione delle stesse opere negli “Oscar Mondadori”. Le differenze saltano subito all’occhio: nelle prime Maigret è in primo piano, nelle seconde sono protagoniste le storie e Maigret osserva. L’immancabile pipa, i baffi di Gino Cervi, bretelle, cappello e colori, tanti colori: rossi accesi, gialli, arancio, rosa e verdi. Verdi di svariate tonalità: una stazione del métro, un bosco stilizzato, il parapetto di un ponte, un cielo notturno, sfondi di interni ed una danza di sedie metalliche stile Thonet. Su una di queste sedie (è il dehors di un caffè?) siede Maigret di spalle, la pipa tra i denti ed una sciarpa gialla: medita su un caso o forse sulla vita?
È questo un libro in cui le immagini parlano più delle parole. Simenon, Maigret, Pintér erano uomini di poche parole. Prosa asciutta, pensiero rapido e sintetico, immagini dense e potenti.
Santo Alligo, grafico ed illustratore a sua volta, li lascia parlare e l’emozione che riesce a suscitare dimostra che l’esperimento è riuscito.
È utile anche segnalare che dal 9 maggio al 29 giugno 2008 la Castiglia, ex carcere di Saluzzo, ospita una manifestazione sui protagonisti “di carta” del giallo e del noir: Commissari di carta, con un omaggio a Ferenc Pintér che, considerato il più grande illustratore contemporaneo, è autore di oltre tremila copertine di romanzi: dal Maigret di George Simenon al Montalbano di Camilleri, passando per Poirot (Agatha Christie) e il commissario Lupo (Piero Soria). Sarà la prima grande mostra dedicata a Pintér dopo la sua scomparsa.
Maria Elena Daverio