«Santa giovinezza!». Lettere di Luigi Bertelli e dei suoi corrispondenti (1883-1920)


Il primo titolo della collana Fonti e documenti pubblicato dalla Biblioteca del «Centro di documentazione e ricerca sulla storia del libro scolastico e della letteratura per l’infanzia» dell’Università degli studi di Macerata, diretta da Roberto Sani, ha per oggetto la corripondenza di Luigi Bertelli («Vamba»), figura tra le più interessanti e influenti della letteratura per l’infanzia tra Otto e Novecento, con scrittori, intellettuali, giornalisti, artisti, uomini politici.

Non si tratta di un’iniziativa isolata poiché il Centro di documentazione ha in progetto l’edizione di scritti minori di Vamba e di una nuova biografia critica, strumenti che consentiranno di comprendere a fondo la centralità dell’autore toscano nella pedagogia d’età Umbertina e Giolittiana.
Il corpus dell’epistolario, introdotto da un ampio saggio di Anna Ascenzi corredato dalla bibliografia degli scritti di e su Bertelli, comprende 675 lettere, delle quali 36 sono state compilate da Bertelli e 639 dai suoi corrispondenti (circa un centinaio).

I documenti provengono in massima parte dalla Raccolta Luigi Bertelli conservata presso il Museo del Risorgimento di Roma, integrati da pochi pezzi della Biblioteca nazionale centrale di Firenze e dell’Archivio storico della casa editrice Giunti. Si tratta, come è facile immaginare, di una lettura essenziale per comprendere la formazione dell’animatore del «Giornalino della domenica», e soprattutto per non ridurre Vamba alla dimensione esclusiva, anche se significativa, dell’autore di Gian Burrasca. Tra corrispondenti noti e meno noti, tra uomini politici come Cavallotti o Bissolati e scrittori come la Serao, Beltramelli o Salgari, per citarne solo alcuni, ma anche attraverso le testimonianze di amici meno noti o dimenticati viene valorizzato l’intenso lavoro di mediazione editoriale e l’apporto essenziale di Vamba alla propagazione della letteratura per l’infanzia nel nostro paese.