È uscito il Repertorio degli editori italiani dell’Ottocento, che registra tutti gli editori librari impegnati in Italia nel secolo XIX, fornendo per ciascuno un profilo storico delle attività imprenditoriali e degli interessi culturali, con riferimenti bibliografici e archivistici. Le schede sono, in totale, più di 9000, distribuite in 1200 pagine, corredate da una tavola delle abbreviazioni e, oltre al tradizionale indice dei nomi, un indice dei luoghi e un indice guida degli editori censiti nelle schede divisi per regione e per singoli luoghi di attività. Un’appendice è dedicata agli editori di lingua italiana presenti in canton Ticino, Istria e Dalmazia.Particolare attenzione è stata dedicata alle figure piccole e medie, piuttosto che a quelle più note e di maggior spicco, già ampiamente documentate.
Il repertorio consente di tracciare per la prima volta la geografia editoriale del paese in un secolo segnato da radicali cambiamenti nelle forme di produzione del libro. Ne emerge un fitto tessuto di imprese disseminate su tutto il territorio nazionale, in cui tipografi e librai di tradizione artigianale si affiancano alle grandi case editrici già impegnate nel processo di industrializzazione delle attività editoriali.
Il repertorio, risultato di anni di lavoro di un elevato numero di ricercatori, nasce per iniziativa degli atenei di Firenze, Milano, Napoli, Pisa e Venezia (il comitato scientifico è composto da Ada Gigli Marchetti, Mario Infelise, Luigi Mascilli Migliorini, Maria Iolanda Palazzolo e Gabriele Turi), in collaborazione con la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.