Ostinata bellezza. Anita Klinz, la prima art director italiana


Ostinata bellezza. Anita Klinz, la prima art director italiana, il nuovo volume FAAM di Luca Pitoni, con la collaborazione di Livia Satriano e con contributi di Mario Piazza e Leonardo Sonnoli, è in libreria e sugli store online dal 16 dicembre 2022.

Dal lavoro in Mondadori e al Saggiatore fino ai soggiorni nella tanto amata Giannutri, la grafica è rappresentata dai suoi progetti editoriali. La concretezza, la grazia e la bellezza che l’hanno distinta, e si riconoscono tra le pagine di questo volume, compongono un ritratto della prima art director italiana, raccontata per immagini e parole attraverso la sua vita professionale e privata.

L’obiettivo di Anita Klinz era realizzare un libro armoniosoimpeccabile nella composizione, pronto per essere sfogliato. In questo può riassumersi la sua duplice ricerca e essenza: da una parte la concretezza e il pragmatismo dell’oggetto fisico, dall’altra la bellezza e l’eleganza dell’immagine.
Nei vent’anni passati nell’ufficio grafico di Mondadori – poi del Saggiatore – fu un punto di riferimento artistico e manageriale grazie al talento, all’acume e alla capacità di scouting. Una art director dal gusto raffinatissimo, la cui forza innovativa si rivede nei suoi lavori – dalle copertine dei volumi, alle pubblicità, fino alla realizzazione della prima libreria monomarca Mondadori. A lei si deve la scoperta e la valorizzazione di grandi illustratori che hanno segnato l’immaginario visivo dei lettori italiani, come Ferenc Pinter – nelle copertine di Simenon e dei Gialli Mondadori – ma anche Karel Thole, nella rappresentazione della fantascienza degli Urania.

Luca Pitoni, grazie ai materiali d’archivio conservati in FAAM e a documenti privati e di lavoro ad oggi inediti, compone il ritratto della prima art director italiana. Le parole dell’autore, con la collaborazione di Livia Satriano e i contributi di Mario Piazza e Leonardo Sonnoli, unite agli estratti dai diari di Anita Klinz, diventano tutt’uno con le immagini, foto private e riproduzioni dei progetti della grafica.
Viene delineata una stagione unica, mai più replicata e poco studiata, della grafica italiana e non solo. Per la prima volta un grande editore riesce a produrre un’immensa quantità di titoli e collane mantenendo una chiara idea di identità, plasmata proprio da Anita Klinz e dal suo team.

Il volume è una testimonianza del coerente e immenso corpus di lavori fondamentali nella diffusione della cultura visiva in Italia, ma anche un racconto della vita e del privato di una delle più elusive grafiche italiane, partendo dalla convinzione che le vicende personali ci possano parlare anche delle motivazioni sottese all’operare artistico e restituire la completezza di una così grande, ancorché dimenticata, figura.

Foto dall’Archivio privato di Anita Klinz.