Libro città aperta. Le biblioteche e lo sviluppo umano. Cinque tesi


Di quale infrastruttura culturale abbiamo bisogno?
Che tipo di servizio dobbiamo progettare per accompagnare e indirizzare al meglio la transizione che stiamo attraversando senza perdere di vista l’obiettivo dello sviluppo umano?
Quali sono le relazioni indi­spensabili oggi per sviluppare davvero un ragionamento sistemico sulla cultura?
Come possiamo difendere ed esplodere il tempo per la lettura preservandolo dall’accelerazione a cui siamo sottoposti?

Queste sono alcune delle domande nate lungo percorso di ideazione di Libro città aper­ta. 5 tesi per le biblioteche del futuro, il convegno organizzato da FAAM che si è tenuto a Milano il 26 settembre 2023 e da cui questo libro nasce, a cura di Chiara Faggiolani.

È qui che esperti di architettura e urbanistica, management culturale, innovazione sociale, comu­nicazione, economia hanno dialogato con esperti di lettura, di edi­toria e anche, ma non solo, di biblioteconomia e di biblioteche. La riflessione corale che si propone parte dal convegno e si spinge oltre, con l’obiettivo di ridiscutere il senso delle biblioteche in un momento in cui è chiaro a tutti che esse possono sopravvivere, rischiando di non essere più minimamente influenti, oppure pro­vare a reinventarsi, perfino ridefinendo la propria influenza.

 

Con i contributi di: Alessandro Bollo, Luca Dal Pozzolo, Antonio Damasco, Paola Dubini, Chiara Faggiolani, Elena Granata, Noreena Hertz, Lisa Iotti, Alberto Manguel, Ezio Manzini, Anthony Marx, Liù Palmieri, Stefano Parise, Marzia Pontone, Rosella Postorino, Gino Roncaglia, Catterina Seia, Giovanni Solimine, Paolo Verri, Maurizio Vivarelli.

 

 «La vera domanda che possiamo porci è questa: quale “tipo umano” vogliamo coltivare in quello spazio? Quale antropologia abbiamo in mente? Di quali bisogni delle persone ci occupiamo? Quale tipo di desideri vogliamo alimentare? Non è un problema di misure, di geometrie, di forme, neanche di comportamenti. Dobbiamo mettere a fuoco meglio quale “tipo umano” vogliamo far crescere negli spazi della biblioteca, quali sentimenti suscitare.»

Elena Granata