Dalla nota del curatore
Questo lavoro si propone di illuminare la figura e l’attività di Alberto Mondadori nei loro aspetti privati e pubblici, intellettuali e editoriali; e di tracciare, attraverso di esse, una storia interna dei suoi rapporti con il padre, e del suo ruolo alla Mondadori e al Saggiatore. Si è cercato così di far emergere anche la figura di Arnoldo come padre-presidente e il funzionamento dei processi che caratterizzano le due case editrici.
L’ampiezza del lavoro nelle sue varie parti, dal saggio introduttivo alla cronologia, dall’epistolario alla bibliografia, si giustifica con la mancanza di studi completi su Alberto, e per una conoscenza della sua personalità e della sua vicenda affidata per lo più a una produzione giornalistica, storica o critica frammentaria e contraddittoria, spesso condizionata da improduttivi luoghi comuni. Ma neppure una tale ampiezza può garantire un lavoro ex novo come questo da limiti e da lacune, anche per le difficoltà nel reperimento di lettere e di notizie, mentre può favorirne gli errori, soprattutto nella cura dell’epistolario. Tanta è stata del resto la quantità di ricerche e controlli necessari su nomi, ruoli, uffici, titoli, date e grafie (uno stesso ruolo o ufficio, per esempio, ha talora una denominazione diversa, mentre i rapporti organizzativi tra Mondadori e Saggiatore complicano ulteriormente le cose); tale è stato anche il numero di sviste, improprietà e inesattezze da correggere o segnalare; senza considerare poi l’estesissima rete di rinvii interni da una lettera all’altra.
Il curatore insomma è consapevole che questo lavoro costituisce un primo contributo complessivo, e anzi può suggerire una serie di ulteriori ricerche particolari sulle esperienze di Alberto stesso, sulla Mondadori e sul Saggiatore, ma anche su singole personalità che con Alberto hanno avuto rapporti intellettuali o editoriali.
Reperimento delle carte
Il vastissimo materiale conservato nell’Archivio storico della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori – consistente in lettere, note interne, contratti, verbali di riunioni, memoriali, relazioni, articoli eccetera – documenta di Alberto prevalentemente l’attività editoriale a partire dal 1943. Di qui l’esigenza d’integrare la documentazione sulla sua vita privata, sugli anni che arrivano fino al 1942, e inoltre sui rapporti con quei collaboratori che per la loro frequentazione quotidiana figurano meno nei suoi carteggi. Si sono condotte perciò ricerche presso numerosi archivi e probabili destinatari, per colmare almeno in parte questi vuoti, non senza difficoltà. Molti parenti e amici di Alberto infatti, pur fornendo notizie utili, non sono stati in grado di ritrovare le lettere a loro indirizzate, mentre per esempio l’archivio di «Tempo» è risultato irreperibile, come del resto quello di «Epoca». Ma per i risultati di queste ricerche si vedano i ringraziamenti. Va poi precisato che il reperimento e la selezione delle carte sono stati condotti tra l’agosto 1992 e il marzo 1994, e si riferiscono perciò alla situazione degli archivi e dei fondi in quello stesso periodo, salvo possibili successivi spostamenti e apporti.