5. Carte e libri montaliani
Un posto di rilievo nella biografia intellettuale di Marco Forti è occupato da Montale: al poeta, di cui fu amico, il critico ha dedicato molta parte della sua produzione saggistica – con contributi poi raccolti in volume e una importante monografia che è stata ed è pietra miliare degli studi critici sul maggiore poeta del Novecento italiano: Eugenio Montale. La poesia, la prosa di fantasia e d’invenzione (Mursia 1973) – e della sua attività professionale, soprattutto da quando, direttore dello «Specchio», si occupò dell’edizione delle raccolte da Satura in avanti.
Nell’archivio, oltre alla corrispondenza con Montale e con i collaboratori di Mondadori – Vittorio Sereni su tutti – sono conservati i materiali redazionali relativi ai libri del poeta pubblicati dalla casa editrice: tra i più importanti, le bozze di Satura (Mondadori 1971) con correzioni manoscritte di Montale e il dattiloscritto del Diario del ’71 e del ’72 (Mondadori 1973). Vi si trovano inoltre i materiali di lavoro relativi alla produzione critica di Forti sul poeta: appunti, manoscritti, dattiloscritti e bozze dei contributi poi pubblicati.
Caro Marco, sto discretamente e anche la Gina. C’è molta gente. Tieni le recensioni al tuo e al mio libro. Il Corriere, non parla? Tuo aff. mo Eusebio.
Turn over: È il mio ritratto di 70 anni fa
Parte importante del lascito di Forti a Fondazione Mondadori è inoltre un ricco fondo montaliano, che consiste in un repertorio bibliografico costituito da libri e contributi in rivista sul poeta, edizioni italiane di Montale – dalle più rare alle più popolari –, cui si aggiunge una raccolta significativa di edizioni straniere del poeta.