Waldemar Jollos
Estremi cronologici: 1886-1953
"Nato a Mosca nel 1886 e morto a Melide (Canton Ticino) nel 1953, non fu soltanto un critico d'arte. Drammaturgo, poeta, scrittore e osservatore politico , si rese noto sin dalla prima guerra mondiale, soprattutto per i suoi articoli pubblicati sulla "Neue Zurcher Zeitunge" e su altri giornali e riviste svizzere e tedesche. Figlio dell'economista e giornalista Gregor Jollos, che fu implicato nei moti rivoluzionari del 1905, Jollos, compiuti gli studi fra la Russia e la Germania e sorpreso dalla guerra in Svizzera, vi si stabilì, prendendone la cittadinanza. La sua attività come critico d'arte ebbe una notevole importanza tra gli anni 1917-1933, sia come inviato della "Neue Zurcher Zeitung" a mostre e manifestazioni artistiche di Berlino, Monaco, Dresda ecc., sia come saggista e conferenziere.
Tuttavia Jollos non raccolse mai in volume i suoi articoli e i suoi saggi: né quelli di politica russa, né quelli di critica d'arte, [...] per la prima volta, pubblicati nella traduzione italiana della moglie Lavinia Jollos Mazzucchetti. Dei suoi numerosi drammi ("Der Kronig", "Das Vergessen Gottes", rappresentato a Mannheim nel 1929, "Die Vergeltung", rappresentato a Vienna nel 1937, ecc.) pubblicò soltanto "Esau und Jacob" (Berlino, 1919) che aveva suscitato un notevole interesse nella critica e nel pubblico e aveva colpito profondamente Stefan Zweig. Fu anche traduttore dal russo in tedesco di Gogol, Dostojewski, Gonciarov ecc. una scelta dei suoi articoli letterati e storico-politici fu pubblicata, dopo la sua morte, col titolo "Russische Gestalten und Ereignisse" (Zurigo, 1953)."
Bibliografia:
Nota biografica tratta da: W. Jollos, "Arte tedesca fra le due guerre", Mondadori, Milano 1955 (collocazione in Biblioteca Faam E 49.2)