di Rossella Marino
«Charlie Brown sono io.» Non è Flaubert. Non è Schulz. L’autore di questa dichiarazione nel 1993 dà alle stampe un libretto per Scheiwiller, in trentaduesimo, di sole pagine bianche. Il titolo? Il meglio dei miei pensieri. Una boutade, un’operazione caustica, un paradosso se pensiamo a quante pagine ha scritto «l’infaticabile OdB». Elbano adottato dalla Milano dell’industria culturale nel secondo dopoguerra, ha scritto come narratore, curatore, traduttore, lettore, direttore editoriale, giornalista, critico cinematografico, sceneggiatore.
Un curioso, un provocatore, un esploratore inesauribile di tutti i territori della letterarietà.
In occasione dei vent’anni dalla scomparsa di Oreste del Buono (8 marzo 1923 – 30 settembre 2003), abbiamo deciso di entrare nel suo studio e, cercando a tentoni l’interruttore, abbiamo acceso una luce che illumina la sua scrivania, quella di consulente editoriale in Mondadori (1966-1972).
La scrivania è uno “spazio parlante” che permette di ricostruire un identikit di chi vi si è seduto, rileggendo e riordinando le pagine che l’affollano.
«Per uno che scrive, a documento della sua attività e della sua vitalità di uomo restano le pagine: il segno di quello che ha fatto o non ha saputo fare…»
Oreste del Buono
Istruzioni per l’uso: otto cartelle per otto storie
Sulla scrivania, ben ordinate, vedrete otto cartelle di lavoro: aprendole troverete i pareri di lettura, firmati OdB, accompagnati dal racconto delle vicende che hanno animato – casi editoriali, stroncature, riflessioni che hanno come protagonista un super lettore.
Buona lettura lettori di un super lettore.
Si ringraziano tutti gli autori e i loro eredi, in particolare Nicoletta del Buono, che concedendo l’utilizzo dei testi e dei materiali riportati hanno reso possibile questa pubblicazione e si rimane a disposizione per eventuali altri aventi diritto che non è stato possibile reperire.
Copyright Eredi del Buono. Published by agreement with The Italian Literary Agency
Un sentito grazie a Giovanna Sereni.
La pubblicazione è stata realizzata con il sostegno di Regione Lombardia.