«Conoscendola a poco a poco, mi stupii invece della semplicità ch’è in lei, una specie di gentilezza costante che sveglia la confidenza, l’amicizia; la trovai generosa nei giudizi, piuttosto preoccupata del suo mestiere e tutt’altro che soddisfatta».
«Un gran debito di mente e di cuore»
Il carteggio inedito tra Alba de Céspedes e Libero de Libero (1944-1977), Lucinda Spera
Con queste parole, scritte sul suo diario personale il 20 luglio del 1946, Libero de Libero descrive Alba de Céspedes dopo il primo incontro di persona con la scrittrice; è l’inizio di una grande amicizia che legherà il poeta e de Céspedes per oltre trent’anni. Un sodalizio intellettuale per certi versi sorprendente, capace di andare oltre le differenze tra i due, profondamente distanti per provenienza sociale, stile, temi e finalità.
Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori celebra il legame tra Alba de Céspedes e il poeta con una mostra che ripercorre lo scambio epistolare tra i due scrittori; 47 lettere, pubblicate per la prima volta nel volume Un gran debito di mente e di cuore, a cura di Lucinda Spera (Franco Angeli 2016), che raccontano l’amicizia che li univa, fornendo allo stesso tempo uno spaccato dell’ambiente culturale e sociale del secondo dopoguerra e le amicizie e le inimicizie che legavano i protagonisti della scena intellettuale italiana.