Mario Soldati | A/Orta Autori del cuore | 1ª edizione


«[…] cominciai a sentirmi vivo solo a 29 anni, quando per la prima volta incontrai una donna con la quale mi piaceva stare insieme. Allora due anni di Lago d’Orta fecero quello che non aveva fatto l’America. Vede: ci sono cose tenere, affettuose, vere, che uno o le trova a un palmo da casa sua o non le trova in capo al mondo.»

Mario Soldati intervistato da Guido Gerosa; «Epoca»; 30 ottobre 1966

Giovanissimo protagonista della vita culturale italiana fin dagli anni Trenta, Mario Soldati è uno dei primi professori di lettere che vengono invitati a varcare l’Oceano e portare la cultura europea a New York, dopo l’esperienza raccontata in America primo amore torna in Italia e decide di risiedere due anni proprio sul Lago d’Orta per prendere decisioni sulla sua letteratura e le sue arti future. 

Soldati sarà al centro della nascita del grande cinema italiano, della televisione, dell’identità nazionale. Solo dopo il 1961 si dedicherà in maniera esclusiva al giornalismo e alla scrittura grazie proprio ad un contratto decennale con Mondadori che lo porterà a scrivere i suoi capolavori, tra cui L’attore con cui vincerà il premio Strega nel 1971.
Gli anni Settanta gli si addicono meno: il clima di scontro civile lo deprime, anche se non smette di raccontare il diritto e il rovescio dell’identità singola e collettiva. Gli anni Ottanta, con le cronache del Mundial spagnolo, lo fanno tornare alla ribalta e progressivamente diventa autore di culto.

Ma niente sarebbe accaduto senza il legame con Orta da un lato e con Mondadori dall’altro.

In occasione dei 25 anni dalla sua scomparsa, festeggeremo Soldati, i libri e il lago mercoledì 19 giugno, alle ore 17.30, presso il Palazzotto di Orta San Giulio (Piazza Motta) inaugura la mostra Non solo copertina. Proprio tutti i libri di Mario, a cura di Roberto Cicala e il Centro Novarese di Studi Letterari, visitabile fino al 23 giugno. La mostra vedrà esposte tutte le prime edizioni delle opere di Mario Soldati, da Salmace (La Libra, 1926) all’opera omnia curata da Cesare Garboli (Rizzoli, 1994), accompagnate da fotografie ritrovate a Orta, conservate dai molti amici che l’autore aveva nella città, e da documenti provenienti dai fascicoli dedicati a Soldati dell’archivio storico Arnoldo Mondadori Editore, conservato in Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori. A seguire, sono previsti un brindisi, alcune letture e una breve passeggiata per i luoghi soldatiani, in attesa delle ore 21, quanto verrà presentato e proiettato il documentario Orta mia di Mario Soldati.

Alla serata interverranno: Enrica Borghi (Asilo Bianco), Roberto Cicala (Centro Novarese di Studi Letterari), Paolo Verri (Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori) e, in video, Carlo Petrini e Wolfango Soldati.

 

 

A/Orta Autori del cuore: visione, cultura e territorio

La giornata dà inizio a un ciclo pensato per i prossimi tre anni, con incontri ed occasioni di valorizzazione dedicati a scrittori e scrittrici, pensatori e pensatrici che hanno intrecciato rapporti con Mondadori e il territorio del Lago d’Orta: A/Orta Autori del cuore.

Dal 2024 FAAM ha intensificato l’azione sul territorio milanese, lombardo e non solo. Grazie alla nuova sinergia instaurata con Asilo Bianco APS e la nascitura Fondazione Enrica Borghi è nato il progetto A/Orta Autori del cuore. Iniziative, incontri e mostre dedicati a scrittori e scrittrici, pensatori e pensatrici che hanno intessuto rapporti lavorativi e personali con la casa editrice Arnoldo Mondadori Editore e il territorio del Lago d’Orta.

Per tre anni (2024, 2025, 2026) si porterà avanti un’attività di ricerca e sperimentazione sui linguaggi artistici contemporanei, indagando su alcune delle personalità più rilevanti del panorama letterario del ’900: Mario Soldati, Alba de Céspedes, Fruttero&Lucentini.