Storia

Fondazione nasce nel 1979 per volontà degli eredi di Arnoldo e Alberto Mondadori con il principale intento di conservare e valorizzare la memoria del lavoro editoriale italiano e dei suoi principali protagonisti, a cominciare proprio dalle storie personali e professionali dei due editori e delle case editrici da loro fondate, Mondadori e il Saggiatore.

Nei suoi quarant’anni di vita, Fondazione ha progressivamente ampliato le sue aree di attività: al fondamentale ruolo nella conservazione della memoria editoriale si sono affiancate iniziative di formazione e divulgazione, come il Master in Editoria, organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e Aie, i progetti per le scuole, la partecipazione all’Associazione BookCity Milano e la promozione della cultura italiana nel mondo grazie a progetti integrati come Copy in Italy e Milan, a place to read, che hanno dato vita non solo a mostre itineranti e convegni, ma anche a risultati concreti come l’apertura del Laboratorio/FAAM, prima Laboratorio Formentini per l’editoria, e la nomina di Milano Città Creativa Unesco per la Letteratura, a conferma della forte identità editoriale della città di Milano.

Oggi i fondi archivistici conservati da Fondazione, di cui la maggior parte è stata dichiarata di interesse storico dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia, coprono una superficie pari a 2000 metri lineari. Gli archivi sono affiancati dai numerosi fondi bibliografici (oltre 200.000 volumi), che restituiscono una preziosa e completa testimonianza della storia editoriale italiana.

Tra i risultati più evidenti della continua e coerente attività di Fondazione sono da considerare non solo la crescita dei fondi conservati e del numero di studiosi che frequentano la sala di consultazione, nonché la ricca produzione editoriale, ma soprattutto la rete di rapporti costruita negli anni, risultato dell’impegno per consolidare la collaborazione tra pubblico e privato.

Un impegno che nel futuro Fondazione intende rafforzare, nella convinzione che la valorizzazione della memoria del lavoro editoriale, così come la formazione e la promozione della cultura, siano strumenti fondamentali per la crescita del nostro paese.