L’esperienza
editoriale di Pierluigi Perosini nasce nel 1984. Con un gruppo di
amici decide di pubblicare un
giornale locale, Prima Pagina, dove compaiono cronache le luogo e storie
del passato. Perosini parla di “germinazione spontanea”. La casa editrice è
un’attività che porta avanti con passione, iniziandola prima con i bambini
di cui è il maestro. Seguendo il modello del pedagogista Célestin Freinet,
sostenitore dell’importanza del lavoro di gruppo e della tipografia in
particolare, usa la stampa per permettere ai suoi scolari la diffusione dei
propri testi.
Successivamente, la casa editrice inizia la
pubblicazione di testi di letteratura e di poesia dialettale. Pur
mantenendo un forte legame con la provincia veronese, Perosini comincia le
prime esplorazione nella
letteratura straniera. Un primo successo è Lampo di Hiroshima della
pittrice Toshi Maruki, uscito in Giappone nel 1980, tradotto in tredici lingue,
ma trascurato dai grandi editori italiani.
Il libro racconta, con parole
e dipinti, la tragedia della bomba atomica.
La collana Avventure
è invece costituita da racconti veronesi dell’ottocento ripescati in
biblioteca da Claudio Gallo.
Paradigmi è invece una collana di poesia, nella quale oltre a titoli
originali, vengono riproposti autori noti, come Biagio Marin.
La collana Alfabeti, che ospita invece testi di
letteratura ispano-americana, è curata da docenti universitari e da alcuni
membri del Movimento dei Laici per l’america latina. Parte dei ricavati di
questa collana sono offerti a sostegno di progetti umanitari in questi
paesi.
Il catalogo Perosini Editore conta oggi più di
sessanta titoli.
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