Vallecchi spa - (FI)
Area anagrafica
Sede
Legale
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via Maragliano 6, interno 50144 - Firenze
tel. 055/324761 fax 055/3215387
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Sede
operativa
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via Maragliano 6, interno 50144 - Firenze
tel. 055/324761 fax 055/3215387
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Sito
Internet
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www.vallecchi.it
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e-mail
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dire@vallecchi.it
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Fondazione
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1919
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Storia
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Fondata dal tipografo Attilio Vallecchi nel
1919 con la collaborazione e l'amicizia di Giovanni Papini e Ardengo
Soffici sotto l'insegna "Vallecchi Editore". La casa editrice
ampliò le numerose attività tipografiche di Attilio Vallecchi e proseguì
idealmente l'attività delle Edizioni della Voce, sviluppandone i temi e le finalità.
Alle collane delle avanguardie letterarie e alla memorialistica retorica
della prima guerra mondiale affiancò, grazie alla collaborazione di Ernesto
Codignola, collane di storia e filosofia. Sostenne la riforma della scuola
di Giovanni Gentile, entrato per un breve periodo nel consiglio di
amministrazione e pubblicò
numerose collane scolastiche e di classici per la scuola, con commenti
ridottissimi e privi di note per mettere direttamente lo studente in
contatto con i testi e gli
autori in polemica con il positivismo e lo storicismo. Il carattere di
editore di avanguardia, quasi anticipatore dei tempi nuovi (le novità
letterarie di quelli anni passarono tutte dalla casa editrice, da Corrado
Alvaro a Giuseppe Ungaretti), portò Vallecchi a identificarsi con il regime
fascista pubblicando il periodico della federazione fiorentina "Il
Bargello", promuovendo la "battaglia" per il libro italiano
e celebrandolo addirittura con una grande opera per il decennale, La Storia
del fascismo di Giorgio Alberto Chiurco. Tale sostegno fu ricambiato dal
regime nella crisi aziendale degli anni trenta con i finanziamenti dell'IRI
e con l'incarico della stampa dei libri di testo per le scuole dell'obbligo
per l'Italia centrale. Pubblicò riviste come "Frontespizio" accogliendo
nelle sue edizioni il gruppo degli autori cattolici, Giuliotti, Lisi,
Bargellini e riviste che rinnovarono la poesia e la cultura come
"Campo di Marte" alla fine degli anni trenta. Bombardati gli
stabilimenti durante la guerra e arrestato dagli alleati Attilio Vallecchi
per la compromissione con la dittatura fascista, l'azienda fu salvata da
Luigi Russo, legato a Vallecchi da un legame di amicizia fraterno. Russo
operò nel nuovo consiglio insediato dal Tribunale democratico per
risollevare l'azienda e restituirla ai figli di Attilio, Enrico e Piero.
Nell'immediato
dopoguerra Enrico Vallecchi sviluppò l'attività editoriale recuperando i
classici campi di intervento, creando nuove collane di diffusione come
Contemporanea, acquisendo altri marchi editoriali e varando partecipazioni
e alleanze come quella stabilita con La nuova Italia. Tra le nuove riviste
"Belfagor" di Luigi Russo e "L'Ultima" di Mario Gozzini
ispirata da Papini. Nel 1948 la rottura nella società tra il fronte
progressista e il fronte conservatore si rispecchiò nella casa editrice,
con l'allontanamento dei primi e una grave perdita per l'apporto culturale
e scientifico che venne a mancare nelle collane scolastiche e storico
filosofiche. Gli anni cinquanta videro un'espansione della varia, mentre entrarono
irrimediabilmente in crisi l'attività tipografica, da sempre centro
dell'azienda, e le pubblicazioni scolastiche ormai non più in grado di
reggere il confronto con i prodotti moderni dell'editoria milanese e
torinese. Nel 1961 la Vallecchi Editore, che aveva subito numerose perdite,
venne acquistata dalla Montecatini Edison (poi Montedison). Si ruppe così
il profondo legame di amicizia che legava prima Attilio e poi Enrico
Vallecchi ai propri autori e iniziò un esodo irreversibile dei principali
scrittori della casa verso la più dinamica editoria milanese. La storia
della Vallecchi continuò con tentativi di valorizzare e monetizzare l'ampio
catalogo, tentativi culturali innovativi, numerosi fallimenti e passaggi di
proprietà. In questi passaggi si disperse completamente il patrimonio
documentario dell'attività secolare. Dopo un breve ritorno alla famiglia
Vallecchi del marchio e ulteriori passaggi e fallimenti, nel 1999 Fernando
Corona rileva il marchio e inizia un nuovo ciclo con l'insegna "Vallecchi"
per sviluppare un'attività di valorizzazione del catalogo con ristampe per
bibliofili e su domanda, edizioni d'arte e di architettura.Tra le edizioni
segnaliamo la ristampa anastatica della rivista "Lacerba" e la
collana Officine del '900.
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N° novità
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3
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N° collane in catalogo
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2
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Ambiti
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narrativa; altro; Riproduzioni
anastatiche, Arte e architettura
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Giorgio Luti,
Carlo Maria Simonetti, La crisi di fine secolo, verso una nuova editoria,
in Editori a Firenze nel secondo Ottocento, Atti del convegno (13-15
novembre 1981) Gabinetto scientifico letterario di G.P. Vieusseux, Firenze,
Olschki, 1983; Giorgio Luti, Firenze in corpo 8, Firenze, Vallecchi, 1983;
Luca Brogioni, Il catalogo storico della Vallecchi (1919-1962) in La
fabbrica del libro, Bollettino di storia dell'editoria in Italia, 2, 1997;
Storia dell’editoria nell’Italia contemporanea, a cura di GabrieleTuri,
Firenze, Giunti , 1997; Nicola Tranfaglia, Albertina Vittoria, Storia degli
editori italiani, Roma-Bari, Laterza, 2000.
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Su
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Area Archivio
Ubicazione
fondi
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presso la
sede legale e operativa
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Collocazione
e attrezzature
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utilizzo
misto; scaffalatura;
armadi chiusi;
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Stato
di conservazione
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Pessimo
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Estremi
cronologici fondi
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dal 1919 al
2002
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Note
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I materiali
documentari si trovano presso gli uffici della casa editrice al piano
terreno e al primo piano.
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Documentazione editoriale
carteggi
carteggi con
case editrici
dattiloscritti
pubblicati
dattiloscritti
non pubblicati
contratti
bozze
documentazione
rassegne
impianti
supporti informatici
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dal 1995
al 2002
dal 1995
al 2002
dal 1995 al
2002
dal 1999 al
2002
dal 1919 al
2002
dal 1995 al
2002
dal 1946 al
2002
dal 1995 al
2002
dal 1999 al
2002
dal 1999 al
2002
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Consistenza
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16 metri lineari;
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Modalità
di archiviazione
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I materiali documentari
conservati sono relativi alle ultime due gestioni del marchi editoriale
Vallecchi dal dicembre 1994. Le uniche serie storiche, pur con ampie
lacune, sono rappresentate dalla serie dei Contratti e dalla Raccolta
iconografica, con alcune illustrazioni originali e una serie di immagine
degli autori, degli stabilimenti e della famiglia Vallecchi. I contratti
sono conservati in cartelline intestate all'autore riposte in ordine
alfabetico in un armadio a scaffali mobili motorizzato. La documentazione
iconografica è raccolta in buste per pubblicazione e in buste di foto
dell'attività passata. La documentazione contemporanea è conservata in
cartelle intestate all'autore o alla pubblicazione nel caso di ristampe da
catalogo. Le pellicole degli impianti e i salvataggi informatizzati delle
stampe elettroniche sono conservati presso le tipografie.
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Documentazione amministrativa e commerciale
documentazione
commerciale
libri
contabili
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dal 1994 al
2002
dal 1994 al
2002
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Note sezione amministrativa
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La documentazione
commerciale è conservata in raccoglitori e buste.
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Archivio fotografico
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dal 1946 al
2002 - Sono
conservate, con molte lacune, le illustrazioni originali raccolte in buste
per pubblicazione e una serie di foto di documentazione dell'attività
passata di autori, degli stabilimenti tipografici e dei Vallecchi.
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Scarti
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dattiloscritti;
bozze;
Lo scarto viene
effettuato a due anni dalla realizzazione della pubblicazione
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Archivio
sezioni separate
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archivio corrente;archivio
storico;
I materiali
documentari dell'attività contemporanea sono conservati presso gli uffici.
La serie Contratti e la Raccolta iconografica costituiscono per la la
maggior copertura informativa sull'attività della casa editrice e serie
storico-archivistiche
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Su
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Area Biblioteca
Ubicazione
fondi
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Panicale 50122 Firenze
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Collocazione
e
attrezzature
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utilizzo
misto;
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Note
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La
Biblioteca storica costituita dalle opere superstiti dai numerosi passaggi
societari, si presenta molto lacunosa. Conservata in 50 scatole di cartone,
è stata recentemente collocata nel nuovo Centro BZF, caffè letterario e
galleria d'arte, come nucleo di una futura Fondazione Vallecchi. I libri
sono stati riposti senza alcuna operazione di riordino in armadi metallici
chiusi con sportelli in vetro per garantire la salvaguardia fisica dei
materiali. La chiusura del Centro BZF posto nell'antico convento di S.
Barnaba, già sede della editrice Le Monnier, per la mancanza dei requisiti
di sicurezza dei locali, ha bloccato ogni attività di recupero.
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Stato di conservazione
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Discreto
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Opere di urgenza
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Riordino e
inventariazione della serie storica Contratti e della raccolta iconografica
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Biblioteca storica
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volumi
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1000 volumi dal 1920 al
2002
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Su
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Area Accesso
Accesso
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Descrizione delle modalità
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Accesso non
possibile
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Su
|
Area Gruppo
Gruppo
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No
|
Altri
marchi
|
No
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Su
|
Scheda a cura di:
|
Luca Brogioni
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Presentazione
Nota tecnica
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