Diventare autrice
Aleramo Morante de Céspedes Ginzburg Zangrandi Sereni
Milano
: UNICOPLI
, 2018
274 pp.
ISBN: 978-88-400-2002-0
€ 17,00
Cosa significa diventare autrice nel Novecento italiano?
Per conquistare spazio e prestigio nel campo culturale, le scrittrici hanno sperimentato generi e forme di “ritratto del sé” capaci di rispondere alle attese di un pubblico nuovo e in ascesa.
Il libro propone un originale percorso critico attraverso sei autrici rappresentative di questa scommessa, illustrando con rigore analitico le strategie compositive con cui l’identità femminile è stata rinegoziata nelle morfologie delle narrazioni familiari.
Apre il secolo Una donna di Sibilla Aleramo; si indagano poi gli opposti modi di postura e pronuncia della giovane Elsa Morante che, nel laboratorio del racconto, pone le fondamenta delle grandiose cattedrali romanzesche, e di Natalia Ginzburg, che in Lessico famigliare intesse la trama privata sull'ordito della leggenda culturale einaudiana. Sul medesimo crinale dialettico tra pubblico e privato si collocano Alba de Céspedes, attenta a intrattenere un vasto pubblico di lettrici nell'immediato dopoguerra, Giovanna Zangrandi con la sua eccentrica rivisitazione della stagione resistenziale, e infine Clara Sereni che in Casalinghitudine affida la rievocazione del Sessantotto a una scrittura ibrida, di grande successo.
Ad emergere è un quadro screziato ma organico dell’autorialità femminile in Italia: un fenomeno cruciale e non più trascurabile della nostra modernità letteraria.
Alcuni dei documenti consultati dall'autrice sono conservati nell'archivio storico di Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.
Per conquistare spazio e prestigio nel campo culturale, le scrittrici hanno sperimentato generi e forme di “ritratto del sé” capaci di rispondere alle attese di un pubblico nuovo e in ascesa.
Il libro propone un originale percorso critico attraverso sei autrici rappresentative di questa scommessa, illustrando con rigore analitico le strategie compositive con cui l’identità femminile è stata rinegoziata nelle morfologie delle narrazioni familiari.
Apre il secolo Una donna di Sibilla Aleramo; si indagano poi gli opposti modi di postura e pronuncia della giovane Elsa Morante che, nel laboratorio del racconto, pone le fondamenta delle grandiose cattedrali romanzesche, e di Natalia Ginzburg, che in Lessico famigliare intesse la trama privata sull'ordito della leggenda culturale einaudiana. Sul medesimo crinale dialettico tra pubblico e privato si collocano Alba de Céspedes, attenta a intrattenere un vasto pubblico di lettrici nell'immediato dopoguerra, Giovanna Zangrandi con la sua eccentrica rivisitazione della stagione resistenziale, e infine Clara Sereni che in Casalinghitudine affida la rievocazione del Sessantotto a una scrittura ibrida, di grande successo.
Ad emergere è un quadro screziato ma organico dell’autorialità femminile in Italia: un fenomeno cruciale e non più trascurabile della nostra modernità letteraria.
Alcuni dei documenti consultati dall'autrice sono conservati nell'archivio storico di Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.
collana
Modernistica