Dice l'autore: «Studioso o critico militante, romanziere o poeta, saggista o accademico: l’homme de lettres del Novecento italiano spesso è anche un "letterato editore". E il "letterato editore" è molto più di un professionista della letteratura che lavora in una casa editrice: è colui che infonde il suo pensiero o la sua poetica nella produzione editoriale, e così facendo influenza e trasforma la cultura e la società del suo tempo.»
La scansione di questa edizione completamente rinnovata del libro – a un tempo saggio di storia della cultura letteraria e fortunata incursione teorica nei meccanismi dell’editoria – è in nove capitoli che si succedono (come nelle precedenti edizioni) in senso cronologico. La distribuzione dei capitoli è stata riordinata in due sezioni: “Un’editoria di letterati” e “I letterati nell’editoria”, per distinguere quelli che si sono fatti editori, e quindi imprenditori, da coloro che lavorando come direttori di collana o collaboratori delle maggiori case editrici italiane hanno contribuito a diffondere determinati modelli culturali.
Rispetto alle edizioni precedenti, Cadioli inserisce nuove figure come quelle di Elio Vittorini e Vittorio Sereni, arricchisce il capitolo sulla Bur di Luigi Rusca e quello su Calvino. La storia delle edizioni è curata nelle note introduttive al volume che ne riporta ben tre, tante quante le edizioni del libro. Le citazioni, spesso estrapolate dai carteggi, aiutano il lettore a entrare nelle fila delle mentalità di questi straordinari uomini di cultura.
È un'opera che mostra come i più grandi autori che il nostro paese abbia espresso – Elio Vittorini e Vittorio Sereni, Giacomo Debenedetti e Italo Calvino – siano stati forse ancora più grandi innovatori della cultura e della sensibilità poetica, ispiratori del cambiamento sociale e plasmatori dell’orizzonte nel quale ancora oggi ci muoviamo.