Il tuo Natale di fuoco

«Dàmmi il tuo Natale» chiede Clemente Rebora in un verso dei suoi ultimi anni di sofferenza fisica e spirituale: «Signore, dàmmi il tuo Natale / di fuoco interno nell'umano gelo». L’anziano poeta implora un segno che scaldi e sconvolga la «notte oscura» dell’esistenza e della sua «passione».
Le pagine qui raccolte, con molti nuovi inediti, sono un ventaglio lirico e interiore aperto sul tema del Natale che unisce le lettere incandescenti negli anni giovanili dei Frammenti lirici (in cui rifiuta «di scarabocchiare gli inchinevoli auguretti di occasione») e le poesie cronologicamente lontane della tarda maturità ma spiritualmente molto vicine: «avrei bisogno di rispondere a domande – insomma qualcosa che investisse d’eterno l’attualità pratica».
Il piccolo prezioso volume vuole essere un omaggio al poeta (nato a Milano nel 1885 e morto a Stresa nel 1957) per il quale, dopo la definitiva scelta religiosa avvenuta nel 1936, il Natale fu sempre l'occasione per rifarsi «infante a scuola del Vivente».