L'invenzione dell'autore
La Venezia del Rinascimento contribuì originariamente a dare linfa allo statuto dell'autore grazie al suo sistema di privilegi di stampa concessi regolarmente agli scrittori che li richiedevano.
Si tratta quindi di un fatto non sempre noto, abituati come siamo a ricordare solo l'atto formale fondante il diritto d'autore, il Copyright Act emanato a Londra nel 1710.
Potrà quindi sorprendere la variegata moltitudine di autori che si presentava a supplicare con orgoglio qualche forma di protezione alle opere che aveva concepito: accanto a pochi (e prevedibili) letterati e artisti sfilano agrimensori, maestri di calligrafia, medici-erborizzatori, empirici errabondi, «rasonati» (ragionieri), matematici, musici e altri ancora.
Opere di invenzione che erano un distillato di saperi tecnici accumulati nell'esercizio di un mestiere o l'esito della passione di una vita. Opere in cui talvolta la paola stampata sconfinava nella materialità di invenzioni privilegiate insieme alla pubblicazione o di invenzioni che il testo inendeva illustrare.