La vocazione letteraria nacque in Emilia Villoresi (Malnate/VA, 27 settembre 1892 - Milano, 16 marzo 1979) negli anni della prima giovinezza, infiammati dalla passione per la lettura e per la scrittura.
Sin dall'adolescenza l'eclettica artista lombarda cercò nella poesia non solo la verità su se stessa, ma anche la verità sul mondo e sugli altri. Dalla parola poetica approdò poi alla scrittura per ragazzi con le traduzioni della saga di "Bibi", la bambina del Nord nata dalla penna della danese Karin Michaëlis (1872-1950) e ancora oggi pubblicata. È proprio il carteggio con la scrittrice nordica a rivelarci inediti aspetti dell'impegno letterario di Emilia Villoresi. La Villoresi fu infatti autrice di numerosi testi per i più giovani dai quali emerge il forte legame tra arte e fanciullezza, trama sulla quale ha sepientemente tessuto la sua produzione.
Spesso trascurata negli studi critici, l'opera di Emilia Villoresi merita di essere valorizzata perché ci restituisce la ricchezza di un patrimonio che si aggiunge alle altre minute e grandi storie delle quali vive la letteratura per l'infanzia.