Lica Steiner
La collana "Novecentodonne", dedicata a Miriam Mafai che aveva contribuito alla sua ideazione, presenta biografie di donne, vere protagoniste e vere "rivoluzionarie" del secolo scorso che, con le loro prese di posizione e il loro lavoro, hanno radicalmente cambiato la nostra società e il nostro modo di vivere e di pensare.
Nel primo volume la figlia Luisa Steiner e lo storico Mauro Begozzi raccontano Lica Covo Steiner, a cent'anni dalla sua nascita. Così ricorda la figlia: «Lica, figlia, sorella, madre, amica, compagna, ma soprattutto donna, grafica e didatta che, sia pure in modo non appariscente, si è battuta, nella vita e nel lavoro, perché ci fosse giustizia e parità pagando un prezzo altissimo per tener fede alle sue convinzioni.»
Matilde Maria Covo, per tutti Lica, nasce a Milano il 26 dicembre 1914 in una famiglia cosmopolita. Diplomata alla Scuola superiore d?arte di Besançon, nel 1938 sposa il designer e grafico Albe Steiner con cui, l?anno dopo, apre lo studio di foto-grafica LAS (Lica Albe Steiner) dove lavora sino al 1974, anno della morte di Albe. Durante la seconda guerra mondiale, mentre il padre ebreo, Mario Covo, viene preso il 15 settembre 1943 e fatto sparire nella feroce "caccia all'ebreo" del lago Maggiore, Lica partecipa alla Resistenza, svolgendo attività di stampa clandestina e di staffetta, ruolo riconosciuto poi con la medaglia d?argento dall?ANPI. Dopo la guerra, lavora per due anni in Messico, paese dove risiedono i fratelli. Tornata in Italia nel 1948, si dedica con impegno costante alla didattica e coordina con Albe i corsi di grafica del Convitto Scuola Rinascita di Milano. Insegna fino agli anni Novanta alla scuola del Libro dell?Umanitaria. Curatrice di numerose mostre e pubblicazioni, dal 1974 ha ordinato e divulgato la conoscenza delle opere di Albe Steiner. Muore a Milano il 23 maggio 2008.
Belle fotografie di Lica e Albe e del loro lavoro arricchiscono il testo.