Rizzoli
I cugini Nicola Carraro e Alberto Rizzoli raccontano per la prima volta la storia della loro famiglia, a partire dalla fine degli anni Quaranta del secolo scorso a oggi.
Il libro - scritto in forma di scambio epistolare partendo dalla domanda ?Chi era Angelo Rizzoli?? - diventa anche occasione per conoscere un pezzo importante di storia dell?editoria italiana: soprattutto quello che coincide con l?epoca d?oro della Rizzoli, un caso di successo dell?imprenditoria lombarda di cui gli autori sono stati diretti protagonisti.
Angelo (1889-1970), fondatore della casa editrice che porta ancora oggi il suo nome, era nato povero, cresciuto orfano dai ?Martinitt? a Milano, ed è morto miliardario. Fu un pioniere, un innovatore: fu il primo a lanciare i rotocalchi femminili e d?informazione destinati a un largo pubblico, i settimanali d?inchiesta e approfondimento; pubblicò scrittori di qualità come Giovanni Arpino, Alberto Bevilacqua, Ennio Flaiano; offrì il sapere a poco prezzo con i ?libriccini? della BUR. Ma non si fermò all'editoria: finanziò e produsse decine di pellicole di successo, segnando il debutto di molti attori diventati poi famosi, investì nel polo termale di Ischia facendovi costruire alberghi, case, un ospedale e attirando sull'isola il turismo vip mondiale.
Per Nicola e Alberto era importante comporre un ritratto il più possibile «fedele ed equilibrato di una impresa editoriale che ha contribuito allo sviluppo dell?Italia», al cui centro vi era la figura del suo fondatore «con le sue luci e ombre, difetti e virtù». Il loro intento era di raccontare con obiettività il ?Commenda?, com?era chiamato con affetto e rispetto, con ironia e una soffusa nostalgia verso un tempo e un mondo che sono scomparsi.
Una riuscita scelta di fotografie tratte dall'album di famiglia completa il testo.