senza SAPERE
Presentato alla XXVII edizione del Salone internazionale del libro di Torino, il saggio di Giovanni Solimine ci racconta il paradosso di un'Italia senza sapere.
Il costo di questa ignoranza pesa come un macigno sulla possibilità di sviluppo del nostro Paese. Gli italiani vanno a scuola meno dei fratelli europei dei paesi avanzati, il numero di iscrizioni all'Università cala. Complessivamente assistiamo ad uno strano fenomeno: pur essendo il numero delle persone qualificate una risorsa scarsa, abbiamo un elevatissimo livello di disoccupazione intellettuale. Sembra una contraddizione. Questo dipende da un sistema produttivo che è talmente invecchiato e debole che non è in grado neppure di assorbire la manodopera più qualificata, quella su cui dovremmo puntare per crescere di più.
Malgrado tutto questo, sembrerebbe esserci un barlume di speranza: se guardiamo i progetti di ricerca europei vediamo che mediamente i ricercatori italiani riescono ad ottenere più finanziamenti degli altri paesi. Però gran parte di questi progetti vengono realizzati all'estero, perché l'Italia non è in grado di ospitare i progetti più importanti, i migliori, quelli su cui dovremmo puntare.