Albe Steiner. Cambiare il libro per cambiare il mondo
Albe Steiner (1913-1974) è stato uno dei maggiori grafici del Novecento. Questo libro, risultato di un ponderoso lavoro sui documenti d?archivio durato sei anni, rappresenta una storia originale dell'editoria italiana tra 1945 e 1965. Infatti, attraverso la figura e la professione di Steiner, alcuni momenti di quella storia, fatta di riviste, periodici, case editrici, vengono analizzati non attraverso il lavoro di chi pensava e produceva i contenuti (editore, direttore, redattore), ma dal punto di vista di chi progettava e realizzava la comunicazione visiva di quei contenuti, dando loro forme, colori, spazi.
Ne risulta che la figura di Steiner non è unicamente quella nota del progettista grafico, ma quella di operatore culturale, di intellettuale militante e antifascista che con la sua professione ha portato la modernità dentro la sinistra italiana, abituata a messaggi visivi e propagandistici più tradizionali.
Analizzando documenti inediti, il lavoro grafico di Steiner viene presentato attraverso le sue collaborazioni con alcuni dei principali editori italiani: Einaudi, le Edizioni Avanti!, gli Editori Riuniti, Feltrinelli, sino agli ultimi lavori per Zanichelli. Ma nel libro scorrono anche gli allestimenti per i Festival dell?Unità, i disegni per le tessere del Partito Comunista, i bellissimi manifesti, i periodici politici e culturali più importanti degli anni Cinquanta e Sessanta sino ai progetti grafici di due tra le più belle riviste degli anni Settanta: «Utopia» e «L?erba voglio».