Inchiostri indelebili
tinerari di carta tra bibliografie, archivi ed editoria
Milano
: EDUCatt
, 2012
411 pp.
ISBN: 978-88-831-951-4
€ 25,00
Volume n. 14 dei Quaderni del Laboratorio di editoria dell'Università Cattolica di Milano
Il volume raccoglie 25 anni (1986-2011) di ricerche e scritti di Roberto Cicala su bibliografia, carte d?archivio, sociologia dei testi ed editoria. La raccolta, con il coordinamento editoriale di Velania La Mendola e Maria Villano, vuole essere un ringraziamento degli allievi all'autore in occasione del decennale del Laboratorio di editoria dell?Università Cattolica da lui fondato.
II testi spaziano dalla medioevale Vita di san Pier Damiani alle edizioni cinquecentesche dell?umanista Pietro Martire d?Anghiera, primo storico del «Nuovo Mondo» , passando per i romanzi storici ottocenteschi e per esperienze di cultura religiosa, di Clemente Rebora su tutti, per arrivare alle edizioni postillate e alle forme di comunicazione sociale costituite da periodici e cataloghi librari, fino allo studio di inediti di scrittori come Rodari, Gadda, Soldati e Vassalli e a capitoli fondamentali della storia dell?editoria del Novecento, da Zanichelli a Mondadori, da Einaudi a Feltrinelli nella speranza (cara a Dionisotti) che «si annida in chi abbia scritto per sé, e per i compagni di lavoro dell?età sua, di potersi in ultimo appellare ai giovani che lavorano e lavoreranno nell?età nuova».
II testi spaziano dalla medioevale Vita di san Pier Damiani alle edizioni cinquecentesche dell?umanista Pietro Martire d?Anghiera, primo storico del «Nuovo Mondo» , passando per i romanzi storici ottocenteschi e per esperienze di cultura religiosa, di Clemente Rebora su tutti, per arrivare alle edizioni postillate e alle forme di comunicazione sociale costituite da periodici e cataloghi librari, fino allo studio di inediti di scrittori come Rodari, Gadda, Soldati e Vassalli e a capitoli fondamentali della storia dell?editoria del Novecento, da Zanichelli a Mondadori, da Einaudi a Feltrinelli nella speranza (cara a Dionisotti) che «si annida in chi abbia scritto per sé, e per i compagni di lavoro dell?età sua, di potersi in ultimo appellare ai giovani che lavorano e lavoreranno nell?età nuova».
collana
Quaderni Laboratorio Editoria Univ. Cattolica Milano