� un libro singolare che�narra�la storia dei rifiuti editoriali in Italia dal 1925 a oggi. Una storia che forse non � stata mai raccontata�in modo organico.

Gian Carlo Ferretti, informatissimo e titolare di molti altri lavori sulla nostra produzione libraria, specie di carattere letterario, ha frugato a lungo negli archivi degli editori e nelle memorie degli scrittori�raccogliendo molto materiale�di prima mano da vari testimoni e protagonisti.

I lettori si addentreranno in un microcosmo animato e variegato di case editrici come Einaudi, Mondadori, Rizzoli, Bompiani, Adelphi, Garzanti, e di letterati-editori come Pavese, Vittorini, Calvino, Sereni, Gallo, Natalia Ginzburg, nel guale spiccano, accanto ai casi clamorosi del Gattopardo e di Guido Morselli, di Andrea Camilleri e di Susanna Tamaro, altre storie, ignote o meno note ma non meno significative. Il clima storico-culturale, il gusto dell?epoca, una scelta critica, una reazione polemica, l?interesse commerciale, la linea editoriale, la politica d?autore o di collana, e altro ancora accompagnano molti rifiuti e delineano le strategie di breve, medio e lungo periodo della case editrici.

Completano il testo una bibliografia e gli indici delle delle opere, delle case editrici e degli autori citati. Per le sue ricerche l'autore si � avvalso, tra gli altri, di materiali di archivio conservati da Fondazione Mondadori.�