Rapporto di polizia
Accusata per due volte di plagio Marie Darrieussecq decide, per meglio difendersi, di cercare di comprendere ciò che le è accaduto. Intraprende così un viaggio nel paese cupo e inospitale della "plagiomania", di quel desiderio folle di essere plagiati che può portare alla calunnia. Prendendo spunto dai casi delle più clamorose accuse di plagio, come quelle rivolte a Freud, a Celan, a Mandel??tam, a Daphne du Maurier o a Émile Zola, e basandosi sugli studi che hanno affrontato il fenomeno dal punto di vista sociologico, psicologico e legale, l?autrice individua nella Russia dei primi anni della Rivoluzione il legame tra ossessione per il plagio e persecuzione dei poeti.
In un libro che vuole essere un omaggio alla forza della letteratura, l'autrice smaschera così i tratti più inquietanti della plagiomania: oltre all?incapacità di accettare i meccanismi della creazione letteraria, che si è sempre nutrita di citazioni più o meno dichiarate, di imitazioni, omaggi e rivisitazioni, l?accusa di plagio nasconde la volontà di imporre un controllo sull?invenzione narrativa, di negare la sua capacità di creare mondi con la sola forza della fantasia.