Atti del convegno Contrordine Guareschi. Guareschi nel mondo della comunicazione, tenutosi il 22 marzo 2000 a Milano, con interventi di Enrico Mannucci, Michele Serra, Claudio Carabba, Luca Clerici, Bruno Falcetto, Roberto Chiarini ed Erik Balzaretti.
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Scrittore programmaticamente semplice – “Il mondo in duecento parole…” -Giovanni Guareschi ha invece avuto una carriera e un destino letterario enormemente sfaccettati e complicati. Un percorso creativo che attraversa quasi tutti i campi della comunicazione moderna (dai giornali al cinema, dalle vignette di satira alla rivista, dalla propaganda alla radio) spesso rinnovandoli o trasformandoli. Una prima crescita che fa riferimento ai filoni profondi dello ‘Strapaese’ nazionale, che si incrocia, addirittura, con i circoli metropolitani influenzati dalle avanguardie del Novecento, che ritorna, dopo, alle tappe iniziali rivisitate in chiave assolutamente personale. Senza citare i milioni di lettori e una critica, a lungo, ostile se non – il che è peggio – inesistente. Per di più, carattere forte e sanguigno, non ha mancato di eccitare analoghe passioni in chi l’ha interpretato o raccontato: a rischio, talvolta, di eccessi agiografici, amarcord nostalgici, letture banalmente attualizzate.
La complessa personalità di Guareschi, la sua prolificità creativa, il suo esporsi politicamente sempre contro, se da una lato hanno contribuito alla sua fortuna popolare, dall’altro hanno probabilmente interferito nella formulazione di un paradigma interpretativo autonomo che potesse mettere in luce la globalità dell’agire comunicativo di un autore che uno storico inglese ha di recente indicato come l’unico scrittore nazional-popolare nella letteratura italiana di questo secolo.