Il fondatore dell’Imec, Pascal Fouché, ha coordinato un’équipe di studiosi e storici del libro per avviare un’analisi sull’editoria francese nella seconda metà del XXI secolo. Si tratta, dunque, del tentativo di proseguire i lavori dell’Histoire de l’édition française, diretta da Roger Chartier e Henry-Jean Martin, in cui la ricerca si concludeva con la fine del secondo conflitto mondiale. Nella prima parte dell’analisi i ricercatori identificano un ambito editoriale molto eterogeneo, nel quale permane «une diversité salutaire». In apertura, si dà spazio all’editoria letteraria, poi alle scienze umane e sociali, all’editoria scolastica, scientifica e specialistica; ma si analizzano anche il fumetto, il manuale pratico e l’editoria di divulgazione. Inoltre si studiano le forme di diffusione del libro: dal fenomeno dei club alla rivoluzione del tascabile sino all’editoria digitale. Si ricostruiscono i meccanismi di funzionamento delle diverse tipologie produttive, identificandone i percorsi evolutivi specifici.
Nella seconda parte si studiano invece i cambiamenti complessivi che hanno investito l’editoria negli ultimi sessant’anni: nuove strategie editoriali sostenute dal mutamento tecnologico; la razionalizzazione dell’industria del libro e la conseguente concentrazione dei capitali; la costituzione di holding della comunicazione; la commercializzazione del libro e la sua promozione; un nuovo apparato distributivo gestito da un numero ristretto di imprese. Infine, si ricostruiscono i rapporti dell’editoria con lo Stato, le battaglie per la salvaguardia dei diritti che riguardano il mondo del libro e la censura. Completa il volume un ricco apparato bibliografico.