Oggi Kurt Vonnegut è considerato un campione del postmoderno, uno di quegli autori imprescindibili che vale davvero la pena di leggere, onnipresente sugli scaffali delle librerie, ipercitato in articoli, corsi di scrittura creativa, saggi e interventi, polemiche letterarie, ispirazione e punto di riferimento per gli scrittori contemporanei, non solo americani. Insomma, un autore su cui a non aver puntato fino in fondo ci si mangia le mani…
Mattatoio n. 5 è, senza dubbio, uno dei suoi capolavori. Nell’universo tragico e grottesco di questo romanzo, manifesto del pacifismo, le più crudeli ingiustizie ricevono il contrappunto ironico e fatalista del narratore: so it goes (così vanno le cose).
Oreste del Buono aveva ricevuto da Mondadori l’abbonamento a una serie di riviste di settore: «Publishers Weekly», «The Bookseller», «Arts», «Lettres Nouvelles», «The Times Literary Supplement», «The New York Review of Books», «Paris Review»; l’obiettivo era permettergli di rimanere aggiornato sulle novità più interessanti e sui casi editoriali di rilievo del panorama internazionale.
Iniziativa che non tarda a portare i suoi frutti: siamo nel luglio del 1969, OdB non si fa sfuggire sul numero di giugno di «Publishers Weekly» un romanzo «grazioso, vivace, e anche la sua buona parte vuoto (come si addice ai libri un tantino snob; e questo è di uno snob pop)», quarto nella classifica dei best-seller del mese. Parere favorevole, certo un autore non facile da tradurre, ma comunque ritiene che sia da seguire.
Ma lasciamolo a sfogliare riviste. Torneremo dopo da lui.
C’è qualcuno, parallelamente, che scrive al direttore generale del settore editoriale Mondadori: è l’agente (letterario, s’intende) Erich Linder, che vorrebbe rinegoziare le condizioni di un suo autore in Rizzoli, visto il «trattamento assolutamente deplorevole» che, a suo dire, avevano ricevuto i due libri già pubblicati, Ghiaccio-nove (1966) e Madre notte (1968). Per il romanzo successivo, senza dubbio «affascinante» e «letterariamente importante», tanto da meritare «tutto il baccano che ha suscitato in America», c’è bisogno di un editore che «lo pubblichi in maniera da garantire all’autore quell’attenzione che merita».
Il romanzo «grazioso e vivace» che aveva colpito OdB e quello «affascinante» e «letterariamente importante» proposto da Linder sono lo stesso libro: Mattatoio n. 5, capolavoro del nostro Kurt Vonnegut.
Si decide di acquistarlo e di metterlo in lavorazione per una imminente pubblicazione.
Il parere che state leggendo, sul romanzo God Bless You Mr. Rosewater (precedente a Mattatoio n. 5 e allora inedito in Italia), si inserisce in una serrata discussione interna su come gestire il passaggio di Vonnegut a Mondadori e su come tenerselo stretto, più stretto di quanto abbia fatto Rizzoli.
Bisogna mostrare interesse, pubblicare qualcos’altro di Vonnegut, per avere un’opzione sui suoi prossimi romanzi. Ma cosa? Non Welcome to the Monkey House, una miscellanea di racconti e saggi; è OdB a dirlo: «Non so vederlo in nostra edizione, prima di aver sfruttato le opere di narrativa di Vonnegut». Vorrebbe invece puntare sulla narrativa e propone il romanzo oggetto del parere di lettura che potete leggere anche voi, God Bless You, Mr. Rosewater.
Sereni è d’accordo, ma più cauto: che si lasci pure andare la «miscellanea di dubbio esito», «è un autore su cui si può puntare»; per lui, puntarci «in concreto» vuol dire dare la priorità a Mattatoio n. 5.
Nel 1970, OdB ha in visione God Bless You: il suo parere è favorevole, tuttavia Mattatoio n. 5 non è ancora uscito. Un ritardo che fa notare con apprensione: «Consiglierei di prenderlo [God Bless You, Mr. Rosewater], accelerando al massimo nello stesso tempo la presentazione di Mattatoio n.5, un romanzo da pubblicare al più presto, mi raccomando».
Mattatoio n. 5. La crociata dei bambini uscirà nel 1970 nella collana «Scrittori italiani e stranieri» (S.I.S.)
God Bless You, Mr. Rosewater uscirà nel 1973, con il titolo Dio la benedica, signor Rosewater. Le perle ai porci, sempre per S.I.S.
Nel 1974 Vonnegut tornò a Rizzoli, nonostante gli sforzi di OdB.
Welcome to the Monkey House è uscito in versione integrale, in Italia, solo nel 2023 per Bompiani.
«So it goes…»