Anche quest’anno la rivoluzione digitale ha creato grande scompiglio nel mondo della comunicazione: un esempio per tutti viene dal fatidico «Rapporto Starr», che ha messo in crisi un’intera nazione e anche tutto il mondo dei media tradizionali – carta e TV – che si sono trovati a competere ad armi impari con la madre di tutte le reti: Internet.
Venerdì 11 settembre alle ore 14,50. In tutto il mondo i più famosi giornalisti della carta stampata e della TV sono incollati allo schermo dei loro personal computer: per poter leggere il documento più importante del momento, appositamente predisposto in formato digitale su CD-ROM dallo staff del procuratore Starr, è infatti necessario collegarsi al sito del Congresso USA.
25 milioni di navigatori si sono collegati per leggere tutto e di più sulle avventure sessuali del presidente degli Stati Uniti, l’audience della rete è raddoppiata, i computer del Parlamento americano hanno avuto 365 richieste di accesso al minuto, e riuscire a raggiungere e leggere il rapporto è stata una fatica. Le notizie sulle imprese del presidente sono state rese disponibili in contemporanea in tutto il mondo a tutti coloro che avessero un PC connesso alla rete.
I principali giornali del globo per poter pubblicare le informazioni si sono dovuti collegare alla rete, scaricare i 2 megabyte del rapporto sui loro computer e spesso poi, per non essere presi in contropiede, hanno dovuto pubblicarlo sul loro sito prima che sulla carta … per soddisfare la curiosità dei loro lettori.
Nel 1998 si sono avuti anche altri segnali della sempre maggiore importanza che i nuovi media digitali cominciano ad avere rispetto a quelli tradizionali.
L’8 ottobre Lycos si è assicurata l’intero capitale della Wired Digitai (che comprende anche HotWired, «Wired News» e HotBot, uno dei più popolari e precisi motori di ricerca su Internet) e tutti i servizi on-line da questa inventati negli scorsi anni.
Costo dell’operazione: 83 milioni di dollari, circa 140 miliardi di lire. Yahoo, uno dei principali motori di ricerca di Internet, fino a ieri solo porta d’ingresso per accedere ai contenuti della rete, diventa quindi editore e fornitore di servizi a valore aggiunto. n gioiello della collezione è sicuramente HotWired, uno dei siti più premiati del WEB e versione digitale di Wired, la bibbia del cybermondo (anch’essa passata di mano: è stata ceduta dai suoi fondatori alla Condé Nast, tradizionale editore di «Vogue»).
HotWired, nato nel lontano 1994, è in breve diventato un sito cult e un sicuro riferimento per tutto ciò che riguarda la cultura e le tecnologie digitali. È stato uno dei primi siti a credere nella pubblicità on-line e i primi banner (piccoli avvisi pubblicitari pubblicati sulle pagine WEB) sono stati ospitati proprio qui. Attualmente attrae più di un milione di visitatori al mese.
HotBot, sicuramente uno dei più famosi e soprattutto precisi motori di ricerca della rete, conta su più di quattro milioni di visite al mese e offre uno dei più ricchi database di indirizzi Internet.
Lanciato solo due anni fa, «Wired News» è stato il primo notiziario a fornire informazioni organizzate sul mondo digitale.
Comprare an-fine – Anche il commercio elettronico ha cominciato a espandersi, le ultime stime prevedono che il giro d’affari su Internet passerà dai 12 mila miliardi di lire del ‘97 ai 230 mila previsti nel 2000. Questo significa che la spesa pro capite di 2 milioni a testa di oggi, salirà a 9 milioni. Il 70% del commercio elettronico è oggi rappresentato dal cosiddetto business to consumer: i navigatori privati che acquistano con un clic, senza spostarsi dalle loro case.
Dai libri ai CD musicali, dai computer ai gadget per il golf, dagli orologi per collezionisti alle auto. Su Internet si vende di tutto. Negli Stati Uniti anche i grandi magazzini si danno battaglia sul WEB.
Amazon.com, marchio storico nella vendita di libri on-line, che può contare su una clientela affezionata di 2 milioni e duecentomila utenti, ha aperto una serie di «filiali virtuali» in tutto il mondo (Europa e anche Giappone) e ha cominciato un’opera di diversificazione, intraprendendo a vendere on-line anche CD musicali e prossimamente anche video.
Anche Amazon.com, come Lycos, ha iniziato una massiccia campagna di acquisizioni per rafforzare la sua presenza sul mercato: ha infatti comprato BookPages e Telebook, rispettivamente fra i più grandi venditori on-line di libri nel Regno Unito e in Germania.
Il terzo acquisto è però il più interessante: comprando l’Internet Movie Database, Amazon si orienta verso il mercato video, facendo prevedere presto la creazione di una grande holding di rivendita per film e cassette. Pur subendo ancora gravi perdite economiche l’azienda è stata quotata in Borsa ed è ritenuta comunque una delle più promettenti aziende del settore dagli investitori statunitensi.
La nota casa editrice di guide turistiche Rough Guide ha scelto di operare una decisa svolta verso il mondo digitale e il commercio elettronico decidendo di pubblicare anche in rete le versioni integrali di alcune delle sue guide più vendute. La scelta è dettata dalla convinzione di riuscire ad attirare una serie importante di inserzionisti (e corrispondenti introiti pubblicitari) sulle sue pagine WEB e dalla ragionevole certezza che durante i viaggi sia comunque più agevole portarsi dietro una guida tascabile che non un personal computer …
Il versante tecnologico – Novità ci sono anche nel mondo tecnologico in senso stretto. Arriva il DVD (Digitai Versatile Disc), una nuova tipologia di compact disc che può essere letto da un apposito lettore collegato alla TV o allo stereo e su cui è possibile memorizzare un intero film.
Negli USA in meno di dodici mesi il mercato ha già assorbito 400 mila lettori e sono disponibili già 600 titoli DVD; altri stanno per uscire. Nei prossimi mesi il DVD verrà lanciato anche nel resto del mondo
Oltre alla ottima qualità delle immagini e dell’audio con il DVD c’è la possibilità di selezionare la colonna sonora fra tre lingue diverse (per esempio italiano, inglese e spagnolo), di leggere sottotitoli in altre cinque lingue, di rivedere sequenze preselezionate, di visualizzare il fermo immagine.
Dopo il clamoroso annuncio dell’agosto dello scorso anno che vedeva la Microsoft investire 150 milioni di dollari nella Appie Computer, la società sotto la guida del suo fondatore Steve Jobs ha, nel 1998, ripreso slancio, portato di nuovo il bilancio in attivo dopo anni di rosso e lanciato il suo nuovo personal iMac «quanto di più non-PC si possa avere», con buoni risultati di vendita.
Pur con problemi e alterne fasi il mercato mondiale dell’editoria e dell’informazione si sta orientando in modo sempre più deciso verso nuove forme di comunicazione digitale e di consumo elettronico. Si tratta tuttavia di una fase ancora iniziale del mercato e gli insuccessi e gli investimenti non rientrati sono ancora molti. Gli editori tradizionali, da un lato percepiscono le potenzialità offerte, dall’altro in alcuni casi sono scoraggiati dai risultati non eccezionali ottenuti dai loro prodotti e tendono a evitare nuovi investimenti, lasciando così spazio a competitori provenienti da altri settori o a nuove aziende, che diventano i principali attori di questo mercato.
Vediamo la situazione in Italia alla luce anche degli ultimi dati presentati dall’indagine ANEE (Associazione Nazionale Editoria Elettronica). La rivoluzione tecnologica avanza in casa e a scuola – Confermando il trend già evidenziato nello scorso anno, il computer continua ad acquisire quote sempre maggiori nel segmento consumer, sia per quanto riguarda l’acquisto dell’hardware da parte delle famiglie italiane sia per ciò che riguarda i prodotti comprati e i servizi on-line utilizzati. Negli ultimi 3 anni la penetrazione del PC nelle case è aumentata del 7 4% e sicuramente è aumentato l’utilizzo che ne viene fatto sia in termini di tempo (60 minuti al giorno per gli uomini e 50 per le donne) sia in termini di funzionalità utilizzate.
Il PC è attualmente presente nel 23% delle famiglie italiane. Per dare un indice di paragone, il telefono cellulare, che negli ultimi anni ha avuto in Italia uno sviluppo enorme, è presente nel 40% delle famiglie.
Nel 1998 per queste due tecnologie le famiglie avranno speso più di quanto normalmente spendono per la telefonia fissa o l’elettricità.
Anche all’interno delle scuole hanno cominciato a entrare i computer, secondo quanto previsto dal Piano per la diffusione delle tecnologie nella scuola. Più di 10 mila istituti sono stati coinvolti in una prima fase di alfabetizzazione telematica e quasi 6 mila sono le scuole che hanno ricevuto fondi per l’acquisto e la gestione di strutture multimediali da utilizzare nella didattica.
Si sta quindi, pur con qualche ritardo, colmando il divario tra la situazione italiana e quella degli Stati Uniti e delle altre nazioni europee.
Oltre all’aumento dei PC si può anche riscontrare un parallelo aumento delle periferiche a esso collegate: stampanti che sempre più spesso sono a colori, modem e scanner (presenti attualmente nel 2,8% delle famiglie).
Il PC resta ancora uno strumento «maschile» anche se le donne stanno riconquistando posizioni, sia in valori percentuali sia soprattutto quali utilizzatrici «intelligenti»: risulta infatti che ne facciano un uso meno intensivo ma più mirato e pratico (tabella 2).
Risulta inoltre che chi utilizza il PC tende a ridurre contemporaneamente l’uso di altri media e in particolare della televisione (tabella 3).
Biblioteche elettroniche – Anche la biblioteca di casa si sta trasformando. Sempre di più all’interno delle famiglie sono presenti CD-ROM acquistati spesso anche nell’edicola dove si comprano i quotidiani o i giornalini per bambini.
Il CD-ROM è, come già si poteva prevedere dai risultati ottenuti lo scorso anno, un prodotto sempre più spesso allegato a riviste o quotidiani e molte volte viene proposto in serie che prevedono più uscite.
Il 50% dei prodotti presenti sul mercato rientrano nella categoria dei giochi, ma anche la categoria reference/ cultura/ arte (23 %) e l’edutainment/bambini (7%) hanno conquistato la loro area di mercato (figura 1). Uno dei settori che si presume avrà maggior sviluppo nei prossimi anni (in altre nazioni occupa già uno spazio di mercato consolidato) è la didattica, che in Italia stenta a decollare (figura 2).
Il livello di competenza degli utenti relativamente a questi prodotti è notevohnente aumentato e la capacità di valutare criticamente l’offerta presente sul mercato rende gli acquirenti più esigenti rispetto sia al contenuto dei CD-ROM sia al prezzo. È passata quindi la fase di entusiasmo iniziale, in cui la scelta era fatta più per curiosità che per reale conoscenza del prodotto, e la tendenza attuale è quella di ponderare gli acquisti e di selezionare i titoli a maggior valore aggiunto e che offrono il migliore rapporto qualità/prezzo.
Un aspetto interessante e rassicurante per gli editori tradizionali, rilevato tra gli utilizzatori «forti» di CD-ROM, è la convinzione che comunque questi nuovi prodotti non sostituiranno in ogni caso libri e riviste, ma li integreranno.
Un aspetto invece che desta molte preoccupazioni tra coloro che hanno investito e vogliono continuare a investire in questo settore è la pirateria che nello scorso anno ha raggiunto livelli molto alti: si parla di un rapporto uno a uno tra prodotti acquistati e prodotti piratati!
Uno sguardo su Internet – Le principali tendenze sull’utilizzo di Internet nel nostro paese sono:
-un aumento significativo della spesa per la creazione di siti e servizi www da parte delle aziende. Sono state realizzate 3 milioni di pagine Web, pari a circa 200 miliardi di lire;
– l’ingresso sul mercato italiano di una serie di concorrenti statunitensi (Yahoo che ha aperto da poco la versione italiana del suo motore di ricerca, Double Click, società che si occupa di vendere spazi pubblicitari su siti, e altri). I siti sono però per lo più visti come strumento di promozione e di informazione sulle aziende, mentre ben lontani dai risultati degli Stati Uniti sono gli esperimenti di commercio elettronico. La rete viene utilizzata in genere per andare a zonzo curiosando tra i siti alla ricerca di contenuti insoliti. Gli acquisti sono ancora una piccolissima parte del business: nello shopping virtuale si spendono solo 100120 miliardi con una spesa pro capite di 500.000 lire scarse (all’anno) contro i 2 milioni degli Stati Uniti.
Il cammino da fare per arrivare a una «Italia digitale» è quindi ancora lungo e il rischio è che in certe situazioni i concorrenti stranieri riescano a entrare sul mercato nazionale e a conquistarne fasce sempre più ampie sfruttando l’esperienza fatta sui loro mercati, prima che i concorrenti italiani sappiano percepire il valore innovativo che le nuove tecnologie offrono. Editori con un proprio dominio Internet (che hanno cioè un proprio sito e relativo indirizzo WEB): Abramo, AdnKronos Libri, Accademia Nazionale dei Lincei, AISM, Alinari, Alpha Test, Ancora, Angeli, Apogeo, Arcana (Aries gruppo editoriale), Ares, Armando, Arti Poligrafiche Europee, ASEFI, Assimil Italia, Baldini & Castaldi, Baskerville, Belforte Editore Libraio, La Biblioteca di Vivarium, Bietti, Bompiani, Bonechi, Bonechi Edizioni «Il Turismo», Borelli, Buffetti, n Calamo, Calderini, Casagrande, CEDAM, n Centauro, Colors, Cornix, Compagnia dei Librai, Raffaello Cortina Editore, Crisalide, CUEC, D’Anna, De Agostini, Di Renzo, Domus, Donzelli, Edipuglia, Editoriale Scienza, Editrice Bibliografica, Editrice del Vascello, Edizioni Agricole, Edizioni Ambiente, Edizioni del Cavallino, Edizioni del Titano, Edizioni Messaggero Padova, Edizioni Universitarie Romane, Erickson, ESD – Edizioni Studio Domenicano, Einaudi, Elemond Scuola, Elle Di Ci, EMI – Editrice Missionaria Italiana, ETAS, Fabbri, Fanucci, Feltrinelli, Filema, Folini Fernando, Fondazione Cini, Fondazione Giovanni Agnelli, Gambero Rosso, Garzanti, Giuffrè, Grafill, Il Grappolo, Gremese, Guaraldi, Guida, Idea Libri, Ideazione, ldelson / Gnocchi, Ilisso, lnfomedia, lnterlinea, lpsoa, lstat, Gruppo editoriale Jackson, Jackson Libri-Gruppo Editoriale Futura, ]CE (Gruppo editoriale), Laterza, Laurus Robuffo, Laveglia, Lazzaretti, Levante, Libri & Co., Lindau, Loescher, Loggia de’ Lanzi, Longo, Mamash Edizioni Ebraiche, Manifesto Libri, Il Mare, Maria Pacini Fazzi, Masson, Mondadori, Mondadori Informatica, Morcelliana, Motta, Meltemi, il Mulino, Mursia, Muzzio (Aries gruppo editoriale), Nardini, Netbook, Novartis Edizioni, Nuova lpsa Editore, La Nuova Italia, Olschki, Panini, Paoline, Paravia, Pendragon, Il Pensiero Scientifico, Peyrot, Piemme, Planetario, Pontificia Università Lateranense, Pratiche, Piccoli, Queriniana, Rangoni, RCS Libri, Red -Studio Redazionale, Ricordi, Rizzoli, Rugginenti, Il Saggiatore, San Paolo, Seac, La Serenissima, Simonelli, Slow Food, Sole 24 Ore Pirola, Sonzogno, Springer-Verlag Italia, Tecniche Nuove, Teseo, Thema, Touring Club Italiano, Tramontana & Markes, Treccani, Tropea, Tufani, Urra, UT Orpheus, Utet, Vianello, Vidya, Vivalda, Weka, Windcloak, Xenia, Zanfi, Zanichelli, Zecchini, Zelig. (Fonte: Altee, Informazioni Editoriali, 1998)