Questo catalogo, preceduto da una breve storia della casa editrice che aggiorna un volumetto a opera di Alberto Cadioli (uscito in edizione non venale nel 1993 e intitolato Sono un esploratore mi piace navigare nel tempo), raccoglie i titoli e le collane di cinquant’anni di attività del Saggiatore.
La più completa documentazione di mezzo secolo di storia editoriale è consegnata al giudizio del lettore, nella certezza, rimasta costante negli anni, che fare editoria significa anche offrire strumenti per quel lavoro di progettisti della propria vita, che, come diceva Sartre, caratterizza le domande del pubblico più attento.
Il lavoro che Alberto Mondadori iniziò nel 1958 e continuò fino alla sua scomparsa nel 1976 rappresenta uno dei più formidabili tentativi di aggiornamento e sprovincializzazione della cultura italiana.
Per usare le sue parole «il Saggiatore […] sorge con lo scopo preciso di soddisfare le richieste e i gusti di un pubblico intellettualmente moderno […] si propone di adeguare gradatamente la nostra cultura a quelle più avanzate» (Il Saggiatore, Catalogo autunno-primavera 1958-1959). E ancora in una lettera a Ranuccio Bianchi Bandinelli dell’aprile 1961: «Quello che conta […] è il comune intento della sprovincializzazione, di una strumentazione sempre più attenta della cultura e dei suoi rapporti con il quotidiano, […] perché cessi la frattura sempre più avvertibile e sempre più dannosa fra cultura e vita».
Questo progetto è stato anche il nostro nel corso di questi ultimi quindici anni, da quando cioè la casa editrice ha ritrovato la sua indipendenza.
Con la convinzione, in questo momento storico di difficile transizione verso una modernità civile più consapevole, che ogni tentativo di rinnovamento della società passa solo attraverso una maggiore diffusione della cultura e quindi del libro, ancor oggi lo strumento insostituibile di diffusione del sapere pur nel mezzo di straordinarie trasformazioni mediatiche.
Questo lavoro è dedicato alla memoria di Marco Mondadori, che fino alla prematura scomparsa nel 1998 tanta parte ha avuto nella definizione della nostra attività editoriale, continuando l’opera di consulente di primo piano del Saggiatore, iniziata negli anni settanta.
Le infervorate discussioni con lui, al bar sotto la casa editrice o nel disordinato salotto di via Amedei, ci sono state di grande aiuto proprio negli anni in cui cercavamo di ridare un’autonomia al Saggiatore: è un peccato che ora che cominciamo a raccoglierne i frutti, Marco non sia più con noi.
Luca Formenton