Il Fondo Testori presso la Fondazione Mondadori: lo scrittore all’opera
Il Fondo Giovanni Testori acquistato dalla Regione Lombardia, e depositato presso la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, ha il suo cuore nei 107 quaderni che raccolgono le prime stesure dei testi prodotti dall’Autore nel corso della sua articolata attività di narratore, poeta, drammaturgo, critico d’arte, giornalista, e consente di seguire lo scrittore e la sua opera in tutte le fasi della creazione fino alla pubblicazione.
I quaderni esposti si propongono di dare un esempio del modo di lavorare di Testori, che prediligeva scrivere sulle pagine a destra e alternava alle stesure successive, schizzi, disegni, progetti, lettere senza un preciso ordine cronologico.
Sono messi in mostra i manoscritti de La Gilda del Mac Mahon, La Maria Brasca, Il fabbricone, I Trionfi, Erodiade, In exitu, Sdisorè e Erodiade e alcuni esempi delle edizioni di questi testi pubblicati in Italia da Feltrinelli, Rizzoli, Longanesi, Mondadori, Garzanti e all’estero da editori come Gallimard, Collins, Plaza & Janes.
L’edizione dell’ Opera completa di Testori è affidata alla cura di Fulvio Panzeri e pubblicata da Bompiani, mentre Mondadori ha avviato lo scorso anno l’edizione in paperback (Oscar/Scrittori del Novecento) con Il dio di Roserio.