Li ricordo nitidamente entrambi nelle estati trascorse a Meina: Alberto imponente e finto burbero, e Mario arguto e brillante. Non sapevo allora di trovarmi di fronte a uno dei più grandi registi del Novecento, di fama internazionale, che ottenne il Leone d’oro nel 1959 con La grande guerra, e al futuro scrittore ed editore che vinse il Premio Viareggio per la poesia nel 1957 con la raccolta Quasi una vicenda.
Non voglio ripetere quello che già tutti sanno della loro vita, delle loro carriere, dei successi e delle sofferenze, che sempre la creatività porta con sé; voglio semplicemente ricordarli con l’affetto e l’amore che una bambina piccola porta nel cuore per tutta una vita.
Li vedo ora, che non ci sono più, insieme, uniti da un filo sottile ma tenace, come ai vecchi tempi, da un legame indissolubile che fa sì che questi due grandi personaggi rievochino ancora le emozioni di un tempo.
Cristina Mondadori
Indice del volume: Ad Alberto e Mario, di Cristina Mondadori; Un inesprimibile sentimento di fraternità 1934-1968; ”Antichi fervidi anni”, di Vittore Armanni; I documenti: collocazione archivistica e criteri di trascrizione, di Anna Lisa Cavazzuti.