Il volume contiene gli atti delle giornate di studio “Testi, forme e usi del libro”, promosse dall’Università degli studi di Milano alla fine di novembre 2007, in occasione dei cento anni della casa editrice fondata da Riccardo Ricciardi.
L’archivio Ricciardi, con documenti a partire dagli ultimi anni trenta, è stato acquisito dal Centro APICE della stessa Università, che ne ha curato e valorizzato l’inventario.
I testi evocano la figura di Riccardo Ricciardi (Napoli 1879–1973), che con slancio e abilità iniziò nel 1907 l’attività editoriale pubblicando le Poesie di Salvatore di Giacomo (precedute da un opuscolo su Goethe); riflettono sul valore dei progetti suoi e dei suoi collaboratori; evidenziano aspetti sia squisitamente editoriali sia storici, filosofici e letterari; ricordano il momento in cui la casa editrice napoletana diventa milanese, nel 1938, passando nelle mani di Raffaele Mattioli, nel secondo dopoguerra presidente della Banca commerciale italiana, che la renderà parte integrante della crescita culturale del paese, in particolare nel secondo dopoguerra.
Al centro di tutti gli interventi il lavoro di una casa editrice che ha dato prestigio e immortalità ai testi più importanti della nostra cultura, affiancando alla poesia opere fondamentali quale la collezione di classici italiani “La letteratura italiana. Storia e Testi”, nata nel 1950.
Nelle conclusioni il curatore del volume illustra il lavoro di sistemazione dell’archivio eseguito da APICE e ne presenta la mappa. L’archivio Ricciardi, strutturato come archivio di impresa, è al tempo stesso “memoria personale e memoria fonte” … “archivio paradossale e contraddittorio”.
Esso conserva infatti la corrispondenza con autori e curatori (circa 1500 corrispondenti, tutta l’intelligenza letteraria italiana) dei volumi pubblicati e non pubblicati, documentazione sui rapporti con le tipografie (per le varie fasi di lavorazione dei volumi), materiali preparatori alle pubblicazioni (manoscritti originali, bozze di stampa con correzioni,cataloghi di carte, tele, legature ecc.), documenti amministrativi, contabili e statistici, recensioni, cataloghi, dépliant pubblicitari, e infine documenti e lettere di Mattioli che testimoniano il suo obiettivo di “produrre opere di assoluto livello scientifico e culturale” … “costi quello che costi”.
Maria Elena Daverio