Terzo titolo della collana “Teoria e storia dell’educazione” diretta da Giorgio Chiosso, Simonetta Polenghi e Roberto Sani, lo studio di Fabio Targhetta rappresenta un ulteriore strumento di indagine sull’editoria scolastico-educativa a Torino, come è noto un segmento essenziale per la comprensione dei più ampi processi di diffusione della produzione scolastica nel nostro paese. Preceduto in questa ricerca dal fondamentale repertorio sugli editori e tipografi ottocenteschi con interessi scolastico-educativi (Teseo, pubblicato nel 2003 sotto la direzione di Chiosso), il volume approfondisce le vicende di due case editrici torinesi (Paravia e Sei) nella prima metà del Novecento, dedicando i rimanenti capitoli all’editoria cattolica, all’editoria tecnico-scientifica e professionale (dove si fa riferimento anche a Lattes) e infine all’editoria destinata all’insegnamento delle lingue (con il caso della G.B. Petrini). Inaccessibili gli archivi delle case editrici considerate, l’autore deve ricorrere agli archivi pubblici (dall’Archivio di Stato e dalla Camera di commercio di Torino sino ai ben noti fondi della Presidenza del Consiglio dei ministri e alla Segreteria particolare del duce conservati presso l’Archivio centrale dello Stato), con la significativa aggiunta dell’Archivio storico centrale della società di San Francesco di Sales, ubicato a Roma. Affiancando alle fonti primarie il “Giornale della libreria” e molti altri testi coevi, Targhetta presenta un lavoro ricco di informazioni preziose che aiutano a spiegare l’affermazione del capoluogo piemontese nell’ambito dell’editoria scolastico-educativa nazionale.