Cristina Cavallaro, restauratrice e dottore di ricerca in scienza del libro, è autrice di uno studio sui fondi speciali conservati presso la Biblioteca Forteguerriana di Pistoia, la Nazionale Centrale di Firenze e il Gabinetto Viusseux. Gli ultimi due capitoli sono dedicati all’analisi dettagliata del fondo Adolfo Orvieto, conservato presso il Vieusseux.
Si tratta di fondi privati otto-novecenteschi di varia provenienza che non sempre sono stati trattati adeguatamente anche perché, suggerisce l’autrice, sono parte del patrimonio di istituti con finalità non solo di conservazione, ma anche di pubblica lettura. Le finalità di una biblioteca di consultazione prevedono l’incremento e la catalogazione del patrimonio e non sempre sono possibili politiche di valorizzazione dei fondi speciali, che peraltro in alcuni casi presentano modalità di conservazione che collidono con la movimentazione e il trattamento intensivo dei supporti.
Trattando in parallelo le tematiche della conservazione, del restauro e del trattamento dei fondi archivistici che in alcuni casi sono parte integrante del fondo bibliografico (l’ultimo capitolo affianca a una descrizione d’esemplare particolareggiata di 114 volumi appartenenti al fondo Orvieto la presentazione di citazioni dal carteggio, ricco di oltre 2500 corrispondenti), Cristina Cavallaro fornisce un utile strumento anzitutto alla comprensione, e poi al corretto trattamento dei fondi privati.