Nella storia ventennale di Albatross (1932-1955), manager, condirettori e strutture aziendali si alternano con ritmo impressionante. La presenza constante è quella di John Holroyd-Reece (nato Johann Hermann Riess, 1897-1969): editore eclettico, giornalista e traduttore, è il fondatore delle edizioni d’arte Éditions du Pégase, create a Parigi nel 1927. «Intelligentissimo, pieno di fantasia, molto colto, di grande sensibilità, Holroyd-Reece sapeva incantare tutti e far sì che si entusiasmassero per i suoi progetti grandiosi»: così lo descrive lo stampatore Hans Mardersteig. Mondadori e Holroyd-Reece si conoscono nel 1930: i due iniziano a collaborare a una serie di progetti, tra cui un’autobiografia di Gabriele d’Annunzio e la gestione della casa editrice fiorentina Pantheon.
Nell’archivio Mondadori, le prime tracce del progetto Albatross risalgono all’estate del 1931. Holroyd-Reece, scrivendo a Mondadori, si augura che «le nostre relazioni diventeranno sempre più strette e porteranno ad un successo che sarà di vantaggio reciproco». Mondadori è tra i finanziatori della nascente casa editrice, «per la quale ogni cosa va così splendidamente (i contratti di molti dei migliori autori sono ora già firmati)». Il progetto è pubblicare autori di lingua inglese in originale, per il solo mercato europeo, «not to be introduced in the British Empire or the U.S.A.»
Torna a Un Albatross a Verona. Mondadori e l’Albatross Modern Continental Library.