La gran parte dell’archivio si compone dei materiali che testimoniano l’attività letteraria e giornalistica dell’autore, a partire dalla seconda serie. Tra i principali lavori documentati, segnaliamo: il libretto dell’opera Cefalo e Procri, con musiche di Ernst  Krenek nel cui fascicolo si ritrova anche una ricca corrispondenza con il musicista; il manoscritto e altri documenti collegati di La festa della dea Nerto, musicata da Felice Lattuada; il testo in parte dattiloscritto e in parte manoscritto della tragedia Giuliano l’apostata, con la corrispondenza ricevuta per ringraziamenti e commenti relativi e la versione manoscritta del suo romanzo I naufraghi, pubblicato con il titolo Ex russi, dedicato alla vita degli immigrati russi a Milano. Sempre in questa serie è documentata la sua prolifica attività giornalistica, che tratta prevalentemente i temi della letteratura, della storia, della cultura e dell’emigrazione russa, ma si possono trovare anche sue prose, poesie e racconti per bambini. Gli scritti sono frutto della collaborazione con “La fiera letteraria” negli anni 1926-1928, con il “Corriere della Sera” e il “Corriere dei piccoli” tra la fine degli anni ’20 e negli anni ’30, con “La nuova Stampa” nel 1954, ma sono presenti anche numerosi articoli per altri periodici (“Il Regno”, “Il Secolo”, “La Gazzetta del popolo”, l’“Illustrazione ticinese” e altri ) e per trasmissioni in radio. Questi testi sono spesso presenti in diverse forme: dattiloscritti, ritagli di giornale, prime stesure manoscritte.

Cefalo e Procri, 1933