Signor Linder, qual è la sua professione?
Io rappresento autori, il che significa amministrare i loro contratti con gli editori, e in certi casi trovare editori per le opere di un autore. Significa comunque riuscire o a trovare il miglior editore per tutte le opere di una certa opera o per tutte le opere di un certo autore, o (e molto spesso le due cose coincidono) riuscire a ottenere per l’autore il miglior contratto possibile, il che non va visto solo in termini economici; la parte economica è solo una delle parti del contratto.
Come ha cominciato, signor Linder?
Eh, io ho cominciato più o meno casualmente perché avevo la nefrite. È una spiegazione stupida, ma mi ricordo che all’età di 12 o 13 anni ho passato un’intera estate a letto con la nefrite, annoiandomi a morte e leggendo delle quantità incredibili di giornalini per bambini. Mi è venuta la curiosità di vedere come si fa un giornale e, guarito dalla nefrite (coincideva con la ripresa dell’anno scolastico: mi sono fatto tutte le vacanze a letto) sono andato a vedere una redazione di un giornale per bambini e da lì sono finito, sembra strano, in editoria.
Dall’intervista di Enrico Romero a Erich Linder